Filippo Macchi è medaglia d’argento nel fioretto maschile alle Olimpiadi di Parigi 2024. Il 22enne azzurro, dopo aver sconfitto nell’ordine Xu, Matsuyama, Hamza e in semifinale lo statunitense Nick Itkin (numero 2 del ranking mondiale), si ferma solamente al cospetto del campione uscente Cheung Ka Long. L’atleta di Hong Kong inizia meglio e si porta più volte in vantaggio, ma Pippo Macchi non molla e aggancia l’avversario sul 10-10. Poi l’azzurro si inventa delle stoccate capolavoro (14-12), Cheung però pareggia i conti sul 14-14 e alla fine la spunta per 15-14 in un finale al cardiopalma in cui l’arbitro per ben due volte ha fatto rigiocare l’ultima stoccata. Amarezza per come si è svolta la finale, dal momento che anche in questo caso le polemiche non sono mancate, ma si tratta di uno splendido argento per Macchi, che alla sua prima Olimpiade sale subito sul podio.
Secondo quanto riportato dalla Rai, Macchi è andato direttamente negli spogliatoi, seguito da un imbufalito ct Cerioni. Inoltre, la Federscherma starebbe pensando al modo in cui avanzare delle contestazioni sulle ultime decisioni arbitrali.
Eliminazione a sorpresa, invece, per Tommaso Marini, sconfitto negli ottavi di finale del fioretto maschile Il talentuoso azzurro, campione del mondo e numero uno del seeding, ha ceduto il passo al francese Adam Pauty con il punteggio di 15-14 dopo aver mancato ben quattro match point. Si è fermato invece ai quarti di finale Guillaume Bianchi, anche lui battuto per 15-14. Nonostante una splendida rimonta nel finale, l’italiano si è arreso nel minuto supplementare al più quotato Itkin.
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Il percorso degli italiani è iniziato un tre convincenti vittorie, contro avversari non al livello dei nostri portacolori. Esordio olimpico con qualche tentennamento iniziale per Tommaso Marini, ma il campione europeo e mondiale dopo aver subito un 2-0 iniziale ha ben presto preso in mano le redini dell’assalto contro il canadese Blake Brozsus. Quest’ultimo è rimasto a contatto fino al 6-5, poi la superiorità di Marini è uscita fuori fino a un comodo 15-9. Ancora più netta l’affermazione di Bianchi, subito molto aggressivo contro l’altro canadese Maximilien Van Haaster e mai in difficoltà per un eloquente 15-4. L’ultimo azzurro a staccare il pass per gli ottavi è stato Macchi, che contro il cinese Xu ha dovuto soffrire fino all’8-7 protestando in più di un’occasione anche contro la squadra arbitrale. Alla fine però è arrivato un 15-9 senza particolari patemi.
Agrodolci invece gli ottavi di finale, dove Guillaume Bianchi ha travolto con un 15-5 senza storia il ceco Choupenitch (bronzo a Tokyo), proseguendo il suo cammino. Tommaso Bianchi ha invece subito una sconfitta scioccante per mano del francese Adam Pauty, trascinato dal pubblico di casa. Il risultato finale? Ancora 15-14, con l’azzurro che ha perso gli ultimi quattro punti dell’incontro, non riuscendo a sfatare quella che sembra una vera e propria maledizione per la scherma italiana a Parigi.
“Ho perso eh già … ovviamente posso solo dire che mi dispiace tantissimo, 3 anni di sacrifici finiti così. Mi sono davvero impegnato in questi anni e non è stato sempre semplice. In questa giornata ho sbagliato molto e non ho espresso la mia scherma migliore, ma ormai cosa ci posso fare?! Oggi il Tommaso Atleta no, non ha affatto brillato anzi, ma posso vantarmi ed andare fiero del Tommaso persona. Ringrazio infinitamente tutte le persone che mi stanno vicino. Ci vediamo per la gara a squadre dove lotterò per provare a portare a casa la tanto sognata medaglia” ha scritto su Instagram Marini.
“Peccato per la mancata medaglia ma resta per me una prestazione importante. All’ultima stoccata dei quarti di finale ho provato a portare Itkin nella mia parte più forte, quella difensiva, ma non ha avuto il ‘braccino’ e l’arbitro ha deciso così giudicando suo l’attacco. Sono contento del mio assalto e bisogna dire anche bravo all’avversario certe volte – le parole a caldo di Bianchi – Volevo farlo attaccare per difendermi bene come so fare ma lui è stato bravo. È la mia prima Olimpiade, non è la prima medaglia ma sono soddisfatto della mia prestazione visto che con Itkin in Coppa del Mondo avevo perso 15-5. La gara a squadre sarà un’altra prova e noi vogliamo dire la nostra. Molto probabilmente incontreremo gli Stati Uniti in semifinale e sarà molto bello. Siamo le due nazionali probabilmente più forti e vorremo dimostrarlo in pedana“.
L’Italia è però tornata immediatamente a sorridere grazie a Filippo Macchi, vittorioso per 15-11 sul giapponese Matsuyama. Partito fortissimo, al punto da issarsi sul 9-4, Macchi ha subito ben sei stoccate consecutive. Non si è però abbattuto, anzi a sua volta ha rifilato un severo parziale all’avversario, imponendosi per 15-11.
Una vittoria e una sconfitta: questo il bilancio dei quarti di finale per l’Italia. A trionfare è stato Filippo Macchi, capace di liquidare con un 15-9 a senso unico l’egiziano Hamza. Niente da fare invece per Guillaume Bianchi, che si è trovato a un passo dalla sconfitta contro l’americano Itkin, salvo riuscire a rimontare dal 14-11 al 14-14. Purtroppo, però, nel minuto supplementare a spuntarla è stato l’atleta statunitense, che ha negato quella che sarebbe stata una medaglia sicura all’Italia.