Olimpiadi Parigi 2024

Parigi 2024, regolamento taekwondo: come funziona, tutto quello che serve sapere

Vito Dell'Aquila
Vito Dell'Aquila - Foto LiveMedia/Domenico Cippitelli

Il regolamento del taekwondo alle Olimpiadi di Parigi 2024, in programma tra il 7 ed il 10 agosto al Grand Palais di Parigi: ecco, di seguito, tutto quel che serve sapere. Sono 128 in totale gli atleti partecipanti (64 uomini e 64 donne), suddivisi nelle otto categorie di peso: 49kg, 57kg, 67kg e +67kg femminili, 58kg, 68kg, 80kg e +80kg maschili. Per ciascuna categoria di peso, i 16 atleti al via si sfidano nel Round of 16, poi quarti di finale, semifinali e finali. I due atleti che raggiungono la finale per l’oro devono quindi battere 3 avversari: uno nel Round of 16, uno ai quarti di finale ed uno in semifinale. Gli atleti sconfitti da ciascuno dei due finalisti nel Round of 16 e nei quarti di finale hanno la possibilità di sfidarsi in un match di ripescaggio: il vincitore accede alla finale per il bronzo, dove sfiderà l’atleta uscito sconfitto in semifinale. Si svolgono dunque due finali per il terzo posto e verranno assegnate, di conseguenza, due medaglie di bronzo.

Ogni match prevede tre round, ciascuno della durata di due minuti, con un minuto di pausa tra un round e l’altro. Secondo il nuovo regolamento introdotto per Parigi 2024, all’inizio di ogni round il punteggio viene azzerato e a vincere sarà l’atleta che si aggiudica due dei tre round (non è più previsto il cosiddetto Golden Round). Se un round finisce a pari punteggio, per definire il vincitore del round si guarderà quale atleta ha segnato il maggior numero di punti con calcio rotante. Se il punteggio tecnico fosse il medesimo, a prevalere sarà l’atleta che ha totalizzato il maggior numero di punti per le tecniche di valore più alto (nell’ordine: testa, tronco, pugno, gam-jeom). In caso di ulteriore parità, la vittoria del round andrebbe all’atleta che ha ricevuto il maggior numero di valide registrate dal PSS (Protector and Scoring System). Qualora la parità persistesse, la decisione passerebbe all’arbitro e ai giudici. UN atleta può aggiudicarsi la vittoria di un match anche per k.o. (con l’arbitro che conta fino a 10, come nella boxe), fatto però raro nel taekwondo.

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COME FUNZIONA IL PUNTEGGIO

Nel taekwondo i punti vengono guadagnati per ogni colpo legittimo sferrato sull’avversario in un’area di punteggio. Le due aree di punteggio sono il corpo (cioè la zona blu o rossa della protezione del busto) e la testa (l’area sopra la clavicola, compreso collo, orecchie e la parte posteriore della testa). Sono invece vietati i colpi al di sotto della cintura. Inoltre, i colpi possono essere sferrati solamente con la parte anteriore del pugno saldamente chiuso e con il dorso del piede (con la parte sotto la caviglia) per quanto riguarda i calci. Questi i punti assegnati per ogni colpo valido:

  • 1 punto per un pugno alla protezione del tronco
  • 2 punti per un calcio alla protezione del tronco
  • 3 punti per un calcio alla testa
  • 4 punti per un calcio rotante alla protezione del tronco
  • 5 punti per un calcio rotante alla testa
  • 1 punto per ogni gam-jeom dato all’avversario

I colpi messi a segno correttamente vengono registrati in modo elettronico dal PSS (Protector and Scoring System), con conseguente assegnazione automatica dei punti. In caso di calci rotanti alla protezione del tronco o alla testa, i punti validi vengono assegnati sempre automaticamente dal sistema PSS, ma la rotazione valida deve essere riconosciuta e registrata da almeno due dei tre giudici di gara. Il gam-jeom, che come abbiamo visto regala 1 punto all’avversario, è una penalità assegnata all’atleta in caso di: superamento della linea di confine, caduta, tentativo di evitare o ritardare il match, presa o spinta all’avversario, colpo volontario sotto la cintura, colpo sferrato dopo un Kal-yeo (pausa chiamata dall’arbitro), colpo con la mano alla testa dell’avversario, colpo intenzionale con il ginocchio o attacco ad un avversario caduto.

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