“La volontà dell’atleta è principe, va sempre rispettata. Anche in questo caso l’atleta ha scelto liberamente e la sua volontà va rispettata“. Così il presidente della Federboxe Flavio D’Ambrosi, che ai microfoni di Italpress parla del ritiro di Angela Carini durante l’incontro con Imane Khelif, atleta algerina con un alto livello di testosterone: “Più in generale, mi preme evidenziare che in futuro, ovvero nei prossimi Giochi olimpici, sarà necessario che il movimento pugilistico internazionale ritrovi una Federazione, riconosciuta dal Cio, che si occupi di attuare e far rispettare le regole tecniche della competizione agonistica del pugilato. In questa maniera, ritroveremo quella giusta separazione di competenze tra il Cio, deputato allo sviluppo, coordinamento e alla vigilanza del movimento olimpico e dei suoi valori, e la Federazione internazionale impegnata nella diretta organizzazione logistica delle gare e nell’attuazione delle regole tecniche. Per questo spero che nei prossimi mesi il pugilato ritrovi il suo punto di riferimento internazionale e a Los Angeles 2028 ci sia nuovamente una Federazione che gestisca la competizione olimpica“.