Olimpiadi Parigi 2024

Parigi 2024 pentathlon moderno, il Dt Andrea Valentini: “Bilancio sicuramente positivo”

Giorgio Malan
Giorgio Malan, pentathlon moderno - Foto Tondo/Coni

Da Tokyo 2021 a Parigi 2024, il Pentathlon Moderno italiano è riuscito ad ottenere risultati storici grazie alle prestazioni di atleti fantastici del calibro di Elena Micheli, Giorgio Malan, Alice Sotero e Matteo Cicinelli. Due titoli i mondiali e una vittoria in finale di Coppa del Mondo per Micheli, uniti ai trionfi europei di Malan e Sotero, hanno segnato una svolta nella storia italiana di questo sport. Senza dimenticare il titolo mondiale a squadre femminile, il titolo europeo a squadre maschile, che hanno permesso di ottenere le quattro carte olimpiche in vista di Parigi 2024. Facendo però menzione anche della quinta qualifica centrata dalla 29enne Alessandra Frezza.

Tre anni intensi e pieni di soddisfazioni culminati nella gioia del parco di Versailles, dove, sabato 10 agosto, Giorgio Malan ha conquistato uno storico bronzo olimpico, 36 anni dopo l’ultima volta: “Il bilancio è sicuramente positivo. Questa storica medaglia olimpica era importantissima per chiudere il quadriennio. Un quadriennio pazzesco come quello che abbiamo vissuto, con risultati incredibili, titoli mondiali, titoli europei, avrebbe perso gran parte del suo significato senza una medaglia olimpica. La medaglia chiude questo ciclo e lo rende unico e incredibile. Quindi è stata importantissima, oltre che molto emozionante. Un vero segno di forza“, spiega il Direttore Tecnico Andrea Valentini.

A livello di risultati sicuramente avere il bronzo, due quinti posti e un tredicesimo, dimostra che l’Italia è ai vertici mondiali del Pentathlon Moderno. La medaglia non viene da un atleta che un giorno ha azzeccato la giornata giusta, ma era quasi ‘scontata’, perché siamo arrivati con quattro atleti, tutti con possibilità di podio. E il fatto che dopo la gara femminile avevamo il rammarico di non avere preso un’ulteriore medaglia dimostra quanto questa squadra sia diventata forte“, ha aggiunto Valentini.

Il direttore Valentini poi ringrazia gli atleti ma soprattutto tutti coloro per cui tutto questo percorso è stato possibile, dagli staff e alle federazioni, fino ai gruppi sportivi: “Non posso che ritenermi soddisfatto perché gli atleti sono tutti cresciuti tantissimo. In campo maschile a Tokyo, tre anni fa, non c’eravamo. Adesso abbiamo due campioni, terzo e quinto, che hanno fatto un miglioramento incredibile. Le ragazze alla fine non hanno centrato l’obiettivo olimpico ma in questi tre anni hanno avuto risultati inimmaginabili. Sono cresciuti tutti e per questo bisogna ringraziare prima di tutto gli staff tecnici, perché a Parigi avevamo quattro atleti allenati da quattro staff differenti. Quattro staff che in questo quadriennio hanno lavorato benissimo, sono stati grandiosi. Ora ovviamente c’è da lavorare per ricreare un gruppo dietro questi campioni. Probabilmente tutti e quattro continueranno, ma bisogna lavorare per colmare un po’ il vuoto generazionale che ci troviamo dietro di loro. Per questo c’è da puntare sui giovani che stanno crescendo”.

Non posso che ringraziare la Federazione che ci ha permesso di fare questo ‘miracolo’, i Gruppi Sportivi che sono dietro i nostri atleti e i nostri tecnici e ci hanno messo a disposizione tutti questi professionisti. Non posso che ringraziare il mio Gruppo Sportivo, le Fiamme Azzurre, che mi ha permesso prima di fare una carriera da atleta e poi una da tecnico, fino ad arrivare a una medaglia olimpica. Fondamentale è stato il grandissimo lavoro svolto dagli uffici federali, nonché il supporto costante avuto dai miei più stretti collaboratori. Faccio degli immensi complimenti a tutti gli atleti e a tutti i tecnici dei vari staff, con una menzione in particolare per Giorgio Malan e per Giancarlo Duranti, che lo ha cresciuto, lo ha portato ad altissimi livelli e lo ha portato all’appuntamento più importante in una forma olimpica“, conclude Valentini.

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