Olimpiadi Parigi 2024

Parigi 2024, Palmisano rivela: “Febbre e cure per staffetta, non può finire così”

Antonella Palmisano
Antonella Palmisano - Foto Antonio Fraioli

Antonella Palmisano rompe il silenzio dopo il doloroso ritiro nella 20 km di marcia femminile alle Olimpiadi di Parigi 2024. L’oro olimpico di Tokyo spiega cosa non è andato nella gara e lo fa con un lungo post su Instagram. “Ho sempre detto e pensato che o si vince o s’impara – inizia l’atleta pugliese – In questa gara ho trovato tanti errori che ho commesso e che sicuramente non vorrò più commettere in futuro. Ma un errore in particolare che mi sento di condividere con voi, è che vorrei promettere a me stessa, è di non dubitare più dell’ atleta che sono o che sono stata o che sarò!”

Subito dopo la gara avevo perso fiducia in me stessa, accusandomi di essermi sopravvalutata, di essere arrivata troppo serena, di non aver avuto la predisposizione ad una gara difficile, mi sono tanto incolpata dell’ approccio, della troppa sicurezza, e tanto altro – prosegue la Palmisano – Perché in questi casi noi atleti sappiamo diventare, con noi stessi, i più spietati arbitri che possano esistere. Ho sempre desiderato avere un anno normale come questo, allenarmi con costanza, costruire la miglior forma senza nessun alibi e ci eravamo riusciti! Ero serena perché avevo fiducia in me stessa e nel percorso fatto”.

“Mi sono subito accusata di essere stata troppo spavalda e debole mentalmente!!! Ma sentivo che qualcosa non andava, sentivo che le sensazioni erano diverse dal solito ed il giorno dopo sono comparsi i sintomi, mi sono ammalata, febbre, raffreddore e varie conseguenze – la rivelazione della capitana azzurra – E da qui ho collegato il leggero mal di gola e le brevi ma ripetute scariche prima della gara, che avevo considerato fossero state scaturite dal viaggio in aereo. Non siamo robot, accetto, resta lo sconforto e il dolore, provo a perdonarmi di essere stata tanto dura con me stessa.

L’obiettivo è rimettersi in salute per essere al via nella staffetta, nuova gara introdotta nell’evento olimpico. “E adesso c’è uno staff medico federale che mi sta supportando affinché io riesca a competere nella staffetta. Non può finire così. Infine grazie a tutti voi per il sostegno, tanti messaggi e chiamate a cui non sto rispondendo, perdonatemi. Ho bisogno di tempo, lo devo a me stessa”. 

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