La giuria d’appello della World Aquatics ha deciso che Italia-Ungheria non potrà essere rigiocata dopo il ricorso presentato dalla Federazione Italiana Nuoto. Tolta, invece, la squalifica a Francesco Condemi, il giocatore sanzionato dall’arbitro con l’espulsione per gioco violento durante il secondo quarto. Secondo quanto si apprende, la Federnuoto potrebbe presentare un ricorso d’urgenza al Tribunale arbitrale sportivo (Tas), presente con una sezione dedicata in quel di Parigi. La decisione di respingere il ricorso viene presa “sulla base dei regolamenti delle competizioni acquatiche mondiali 13.1.1 e 20.3.7.”, si legge in una nota ufficiale.
Come informa la Fin, questa mattina la giuria presieduta dall’olandese Erik van Heijningen ha ascoltato il team leader del Settebello Giuseppe Marotta, il dirigente Fabio Conti e l’atleta Francesco Condemi. Dirigenti e giocatore, supportati da video, hanno ribadito la mancanza di intenzionalità e di condotta violenta perché si tratta di una conclusione in porta con il contatto avvenuto alla fine del movimento naturale del braccio e con il dorso della mano aperta. Inoltre è stato portato all’attenzione della giuria d’appello l’audio del colloquio tra gli arbitri che dimostra come Miskovic interpretasse il contatto come prodotto dal movimento naturale del braccio, mentre Alexandrescu lo inducesse ad assumere la sanzione della brutalità. La giuria di appello ha respinto il ricorso motivandolo esclusivamente “on World Aquatics Competetion Regulations 13.1.1 and 20.3.7” (competetion scritto con la e).
Il 13.1.1 riguarda le norme che disciplinano risorsi e appelli; il 20.3.7 non risulta esistere. Inoltre non è stata comunicata alla Federazione nessuna squalifica comminata a Condemi, che quindi sarà regolarmente in vasca nella prossima partita. Questa sequenza di incongruenze sono oggetto di riflessione da parte della Federazione Italiana Nuoto che sta valutando se presentare ricorso al TAS.
La Fin ha ufficializzato il ricorso al Tas contro la World Aquatics. “Quanto accaduto in semifinale è un errore bestiale, che è stato stigmatizzato da tutti i social e i siti internazionali di pallanuoto – le parole dei presidente Paolo Barelli – I ragazzi hanno ricevuto solidarietà di tutti, ma sono disperati per un’opportunità persa a causa dell’arbitraggio. I due ricorsi sono stati respinti; ne presenteremo un terzo al Tas per un riscontro formale al nostro disappunto perché non credo che sortirà ulteriori effetti. Un aspetto clamoroso è che l’appello alla World Aquatics non possa modificare il risultato di una competizione secondo regolamento. Allucinante anche che ieri era gioco violento, oggi non lo sia più. L’errore è plateale e incomprensibile perché è evidente l’intenzione del ragazzo di tirare in porta. Trovo allucinante che arbitri esperti, convocati per le olimpiadi, non siano in grado di distinguere un gesto violento da uno tecnico”.
La Fin parla di “appello respinto con motivazioni fantasma” e di “incongruenze” nel comunicato, nel quale è citato un articolo delle regole di competizione “che non risulta esistere“. Al centro del ricorso, l’espulsione di Condemi per “brutalità”: la tesi italiana è che l’azzurro abbia colpito l’avversario con la mano non intenzionalmente, al termine di un tiro.