Olimpiadi Parigi 2024

Parigi 2024 pallanuoto, respinto ricorso su Italia-Ungheria: “Non si può ripetere partita per Var”

Sandro Campagna - Foto Mezzelani/CONI
Sandro Campagna - Foto Mezzelani/CONI

La giuria d’appello di World Aquatics ha respinto il ricorso della Federazione Italiana Nuoto in merito ai fatti di Italia-Ungheria, match valido per i quarti di finale del torneo di pallanuoto maschile delle Olimpiadi di Parigi 2024. Le decisioni degli arbitri, con l’ausilio del Var, hanno pesantemente penalizzato il Settebello di Sandro Campagna ma non per questo si potrà arrivare alla ripetizione della partita. “Indipendentemente dal fatto che gli arbitri abbiano preso la decisione giusta in questo caso, l’articolo 20.7.5 della Parte Sesta del Regolamento stabilisce chiaramente che una partita non può essere ripetuta a seguito di una decisione che coinvolge il Var – si legge nella nota – Per questa sola ragione, la protesta deve essere respinta”.

Un segnale evidente della bontà del ricorso italiano è dato dalla revoca della squalifica di Condemi, ma allo stesso tempo World Aquatics sottolinea nella sentenza che “non sostituirà con la propria opinione sulla protesta quella degli arbitri, a meno che l’appellante non presenti prove evidenti che la decisione dell’arbitro sia stata presa in modo arbitrario, irrazionale o in abuso della discrezionalità loro concessa”.

Impossibile quindi arrivare alla conclusione che gli arbitri abbiano agito in modo irrazionale o in abuso di discrezione, considerando anche “la situazione con le limitate riprese video disponibili e con le proprie osservazioni del momento particolare, incluso il grave infortunio al volto del giocatore ungherese”. Allo stesso tempo si sottolinea come i direttori di gara avrebbero potuto prendere una decisione diversa “se avessero potuto esaminare le riprese video aggiuntive che non erano a loro disposizione quando hanno preso la loro decisione iniziale“.

 

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