Olimpiadi Parigi 2024

Parigi 2024, nuoto: splendida medaglia di bronzo per Paltrinieri negli 800

Gregorio Paltrinieri
Gregorio Paltrinieri - Foto Giorgio Scala, Giorgio Perottino, Andrea Staccioli, Andrea Masini / DBM

Quarto giorno di gare del nuoto e quarto giorno di medaglie per il nuoto azzurro, in queste strepitose fin qui Olimpiadi di Parigi 2024 nella piscina de La Defense Arena della capitale transalpina. Gregorio Paltrinieri conquista infatti una splendida medaglia di bronzo negli 800 stile libero, la quarta medaglia della spedizione azzurra di nuoto dopo i due ori di Martinenghi e Ceccon e il bronzo della 4×100 stile maschile. Winnington come suo solito prova subito a forzare il ritmo, ma crolla a metà gara. Wiffen aumenta la sua bracciata e si porta davanti, ma Paltrinieri non molla e rimane appaiato: Greg prova il sorpasso a due vasche dall’arrivo, ma il campione irlandese è strepitoso nel rush finale e se ne va via negli ultimi 50 metri, andandosi a prendere una meritata medaglia d’oro con il nuovo record olimpico. Finke ne ha di più e si prende l’argento davanti ad un enorme Paltrinieri, che entra ancor di più nella storia del nuoto italiano: è infatti il primo ad andare a medaglia per tre edizioni olimpiche consecutive nel nuoto, dopo l’oro nei 1500 a Rio de Janeiro e l’argento negli 800 a Tokyo.

Settimo posto invece per Luca De Tullio, che aveva già fatto l’impresa arrivando in finale. Queste le parole del 2003 barese al termine della gara: “Fare questa finale innanzitutto era il primario obiettivo di quando sono venuto, era anche abbastanza lontano perché non era messo bene coi tempi. Ci ero riuscito e il mio obiettivo si era tra virgolette completato: sono arrivato in finale con l’obiettivo di dare qualcosa di diverso, ho provato a rimanere con loro e non ci sono riuscito. Poi non ce l’ho fatta piu, una gestione diversa della gara comporta questo. Sono orgoglioso di Gregorio, se lo merita. Lo stimo tantissimo, gareggiare con lui e questi altri mostri è sempre un’emozione. Sono abbastanza orgoglioso, so che sono abbastanza forte tra i comuni mortali, poi vengo qui e sono in mezzo ai più forti del pianeta“.

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A trionfare nella prima finale di giornata è Kaylee McKeown, che rimonta nella seconda vasca e va a prendersi la medaglia d’oro nei 100 dorso femminili con il nuovo record olimpico in 57.33. Secondo posto per la primatista mondiale, la statunitense Regan Smith, mentre completa il podio l’altra atleta a stelle e strisce Katharine Berkoff. Nelle semifinali dei 200 rana maschili invece il miglior tempo è del beniamino di casa Leon Marchand, davanti all’australiano Zac Stubblety-Cook e al cinese Dong Zhihao.

L’ultima gara di serata vede vincitrice la Gran Bretagna della staffetta 4×200 stile libero. Il quartetto britannico formato da Tom Dean, James Guy, Duncan Scott e Matthew Richards si prende una meritata medaglia d’oro, al termine di una gara condotta dall’inizio alla fine e vinta con quasi un secondo e mezzo di vantaggio. Medaglia d’argento per gli Stati Uniti, mentre completa il podio con il bronzo l’Australia.

Ad aprire la serata sono le semifinali dei 100 stile libero maschili. Purtroppo arriva una brutta notizia per i colori italiani, con Alessandro Miressi che non è riuscito a centrare la qualificazione alla finale per un solo centesimo. Il torinese infatti ha chiuso al quinto posto la sua semifinale dopo un primo 50 aggressivo, che gli è valso però solo la nona posizione finale. Molto deluso il classe ’98, argento ai Mondiali di Doha nella disciplina, che non ha voluto rilasciare dichiarazioni in zona mista. Miglior tempo per il cinese Zhanle Pan in 47.21 davanti a Kyle Chalmers e Nandor Nemeth. Qualificato anche il campione olimpico dei 200 stile David Popovici.

Ottiene il pass per la finale invece Alberto Razzetti nei 200 farfalla maschili. Il ‘Razzo’ ha chiuso al settimo posto totale, con il campione olimpico Kristof Milak che ha fatto segnare il miglior crono, davanti a Leon Marchand e Ilya Kharun. Eliminato invece Giacomo Carini, che ha concluso con al 12esimo posto. Queste le parole di Carini a fine gara: “Mi aspettavo qualcosa di meno. Ogni gara è a se stante, siamo alle Olimpiadi. Stamattina avevo belle sensazioni, ho cercato di mettere in acqua quello che avevo, è stata una gara decente. Rammarico però no, è una parola che non mi piace. Se in questo momento avevo questo, ho dato tutto quello che avevo. Non si può vincere sempre, chi lo fa è un atleta eccelso. Dovessimo essere capaci di nuotare sempre i nostri personali sarebbe un altro sport“.

Così Razzetti a fine gara, dopo aver ottenuto la qualifica per la finale: “La finale era l’obiettivo iniziale, ho fatto anche il personale e tutto sommato sono soddisfatto. Ma a essere sincero mi era piaciuta di più la gara di stamattina. Stasera comunque bene, ho cercato di mettere la mano davanti a più persone possibili perché sapevo che contava“. Sulle possibilità di podio: “Sinceramente, non per scaramanzia, è difficile fare previsioni, a parte forse i primi due poi siamo tutti lì, bisogna poi vedere il momento della finale. Onestamente non so fare una previsione, cercherò di fare del mio meglio e vedremo. Cercheremo di aggiustare le cose che si possono fare per un risultato migliore. Sicuramente può solo fare piacere essere considerato un esempio, spero di invogliare la gente a superare le fatiche. Sento dire a tanti che hanno due gare in un giorno, io dico che se lo si vuol fare davvero si può fare“.

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