Olimpiadi Parigi 2024

Parigi 2024, nuoto: Italia di bronzo nella 4×100 sl maschile, Martinenghi in finale nei 100 rana

Nicolò Martinenghi
Nicolò Martinenghi, Parigi 2024 - Foto Antonio Fraioli

Ad inaugurare la sessione serale di sabato 27 luglio delle semifinali e finali del nuoto alle Olimpiadi di Parigi 2024 sono stati i 100 farfalla donne. Subito uno-due Usa, con Gretchen Walsh che ha ribadito il proprio status di favorita, dominando la sua semifinale in 55.38 (record olimpico), seguita dall’oro in carica, Torri Huske (56.00). In finale anche Zhang, Koehler, Mac Neil, McKeon, Hirai e Hansson.

A senso unico invece la finale dei 400 stile libero uomini, dominata dal tedesco Lukas Maertens, in testa dall’inizio alla fine. Il classe 2001 trionfa con il tempo di 3:41.78 e regala una medaglia d’oro al nuoto tedesco che, a livello individuale, mancava da Seoul 1988. Sul podio insieme a lui l’australiano Winnington (argento in 3:42.21) e il sudcoreano Kim (bronzo in 3:42.50).

Più equilibrata la finale dei 400 stile libero donne, in cui la grande favorita Ariarne Titmus deve fare i conti con la canadese Summer McIntosh fin dall’inizio. Nonostante il gap tra le due sia sempre inferiore al secondo, l’australiana resta sempre davanti e si laurea campionessa in 3:57.49, confermandosi regina indiscussa su questa distanza. Argento a McIntosh (+0.88), bronzo (il primo della carriera, incredibilmente) a Katie Ledecky, +3.37.

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Non hanno poi deluso le aspettative i primi italiani impegnati a La Defense Arena di Nanterre, nelle semifinali dei 100 rana uomini. Nicolò Martinenghi nuota in 59.28, chiudendo la sua semifinale in terza posizione e approdando in finale con il sesto tempo complessivo. Costretto allo swim-off invece Ludovico Blu Art Viberti, quarto nella sua semi (59.38) con l’ottavo crono complessivo, a pari merito con il tedesco Imoudu. Il migliore di tutti è Adam Peaty in 58.86, davanti al cinese Qin (58.93). Al termine di tutte le gare e anche delle premiazioni, è dunque andato in scena lo spareggio, che non ha premiato Viberti. L’azzurro ha nuotato in 59.90 ma non è bastato perché il suo avversario, Melvin Imoudu, lo ha preceduto di 21 centesimi.

La giornata si conclude dunque con le staffette 4×100 stile libero. Quella femminile viene monopolizzata dall’Australia, che si conferma di un altro pianeta e stravince in 3:28.92, ritoccando il proprio record olimpico. Argento agli Stati Uniti (3:30.20), bronzo alla Cina (3:30.30). Ottava e ultima piazza invece per una giovane Italia, rappresentata da Morini, Tarantino, Curtis, Menicucci, che nuota in 3:36.51.

Aver guadagnato la finale probabilmente ci ha distratto e deconcentrato un po’. Sono comunque molto felice per la finale, nonostante abbiamo peggiorato il tempo della semifinale” ha detto Menicucci. “Vedere così tante persone sugli spalti e stato emozionante. Ho commesso qualche errore tra partenza e virata” così invece Curtis. Tarantino ha invece dichiarato: “Nonostante l’ultimo posto sono molto contenta di aver fatto questo percorso con le ragazze”. Infine, Morini ha concluso: “La tensione probabilmente ci ha giocato un brutto scherzo. Siamo un gruppo di ragazze giovanissimo e avremo tempo per migliorare”.

La finale maschile sorride invece all’Italia, che conquista una splendida medaglia di bronzo, salendo sul gradino più basso del podio grazie al tempo di 3:10.70. Bravissimi Miressi, Ceccon e Conte Bonin, ma se c’è un MVP quello è Manuel Frigo, che vola nell’ultima frazione e grazie a un clamoroso 47.06 riesce a difendere il podio. Oro agli Stati Uniti in 3:09.28, argento all’Australia in 3:10.35

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