Olimpiadi Parigi 2024

Parigi 2024, Nespoli: “Dispiace, ho tirato bene. Los Angeles? Prima riordino le idee”

Mauro Nespoli
Mauro Nespoli - Foto Antonio Fraioli

Mauro Nespoli saluta le Olimpiadi di Parigi 2024 ai quarti di finale del torneo di tiro con l’arco maschile. L’arciere azzurro impegna il coreano Lee Woojeon ma non riesce nell’impresa. “Non c’è stata tanta differenza oggi, ho tirato molto bene – spiega in zona mista – Non sono contento di rientrare con una sconfitta ai quarti, ma il match è stato equilibrato fino alla fine. Nell’ultimo set ho scelto di mirare la prima freccia leggermente a sinistra dopo aver sentito un po’ di aria sul corpo. Purtroppo non si è spostata ed è andata nel 9, come la seconda. La terza ho cercato di ri-centrarmi ignorando la manica vento”. 

Come spesso accade in questa edizione dei Giochi, anche questa la location scelta per il tiro con l’arco offre uno scorcio incredibile. “Il bersaglio sembra più vicino in televisione di quello che è, sono 70 metri: un millimetro di errore sulla linea ti porta a manca il centro di parecchio – prosegue Nespoli – Come in questo caso avevamo due tribune alte sui lati ma alle spalle c’erano questi due corridoi: ogni tanto sentivi aria addosso e non sul bersaglio e viceversa. Questo sicuramente avrà destabilizzato qualcuno mentre altri lo hanno interpetrato meglio”.

Nel tiro con l’arco la Corea del Sud la fa storicamente da padrona. “Nel torneo di qualificazione ho avuto 4 o 5 passaggi a vuoto e questo ha compromesso il mio piazzamento, infilandomi di fatto tra i due migliori coreani. Ovviamente non era calcolata ma non diamo colpa alla sfiga, però visti i risultati degli altri ci sta... – il mea culpa dell’azzurro – In Corea del Sud lo sport è molto importante, fanno tantissime ore di educazione motorie già a scuola e hanno un bacino di bambini che provano il tiro con l’arco davvero altissimo. Hanno saputo investire sui tecnici e i risultati si vedono. Naturalmente più sale il livello tra loro, e più sei abituato a questo tipo di competizioni. In Italia abbiamo avuto i nostri anni d’oro, ci siamo un attimo forse seduti sugli allori ma stiamo recuperando. Resta fondamentale investire di più sull’attività di base e far conoscere questa disciplina”.

Infine la domanda sul suo futuro e sui prossimi Giochi di Los Angeles 2028. “Per ora smonto gli archi e faccio antidoping. Ho bisogno di riordinare le idee, questo triennio dopo Tokyo è stato stressante e non mi sono mai nascosto sul fatto che volevo vincere questa Olimpiade. Ho speso tanto, ora resetto e farò le analisi opportune ma di certo non chiudo con Parigi, se arriveremo a Los Angeles lo saprà il tempo“, conclude.

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