Olimpiadi Parigi 2024

Parigi 2024, Mornati: “Quarti e quinti posti non sono fallimenti”

Carlo Mornati
Carlo Mornati - Foto Giancarlo Gobbi GMT CONI

“Ho sempre detto di non guardare il numero di medaglie ma rispecchiano le previsioni che avevamo, più o meno ci siamo. Ma è molto significativo l’indice di competitività olimpica, che tiene conto di tutti i risultati fatti nelle discipline olimpiche nell’arco del quadriennio, ed è rimasto invariato”. Carlo Mornati, segretario generale del Coni e capo missione dell’Italia Team a Parigi, in conferenza stampa a Casa Italia traccia un bilancio dei Giochi. Siamo il quarto Paese. Lo si vede anche dai quarti, quinti, sesti posti. Se solo un terzo dei quarti posti fosse diventato medaglia avremmo sfondato quota 70. Siamo anche passati dalle 57 finali di Rio alle oltre 80 di Parigi”, analizza.

“Il nostro motivo di soddisfazione è che le medaglie rispecchiano il sistema organizzativo sportivo in Italia che è orizzontale, che porta avanti tutti. I Paesi anglosassoni ad esempio hanno un sistema verticale, nel senso che investono in 5-6 discipline, da noi là dove non arriva uno arriva un altro. Il gioco dei colori delle medaglie è più legato al caso. Torniamo da Parigi con un modello funzionante, un modello per il futuro viste le difficoltà logistiche e organizzative che i Comitati iniziano a incontrare in eventi come le Olimpiadi, ammette. “Ci sono poi ragazzi che non hanno confermato l’oro ma la prestazione e chi non ha confermato la prestazione è stato surrogato da altri. Mi fa effetto, mi fa più scalpore che non siamo riusciti a prendere alcune medaglie. Tutte le medaglie vinte non dico che erano pronosticate ma si contava che quella disciplina aveva le potenzialità per portare la medaglia”.

Poi ancora un focus sulle medaglie: Sulle medaglie che erano state pronosticate ci troviamo. Chi non ce l’ha fatta è per un aspetto ambientale particolare, ci sono poi sport di situazioni in cui ci sono componenti del giudizio che hanno grande incidenza, può succedere tutto e il contrario di tutto. Poi c’è un’esagerazione nel considerare i quarti e i quinti posti come fallimenti, ma ci sono dei ragazzi che hanno perso delle medaglie per millesimi. Ci sono gli atleti più forti del pianeta, come si fa a dire ‘sei arrivato solo quarto’?”.

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