“Massimo Stano ha fatto una gara monumentale, è stato fermo 40 giorni dal 21 aprile, ed è arrivato quarto a un secondo dal podio, non gli si può dire davvero nulla. È stato bravissimo. Poi vorrei ricordare che la marcia è l’unica specialità dell’atletica in cui i giudici contano, e non dico altro”. Così parla il presidente della Fidal Stefano Mei, ai microfoni di Sky Sport. “Antonella Palmisano a memoria non si era mai fermata, quando l’ho vista piangere le ho ricordato che lei questa gara l’ha vinta già, e le ho detto che la cosa positiva è che ha fatto metà gara e sarà più carica per la staffetta. Ci andremo a prendere l’oro nella staffetta con lei e Massimo“. Il prossimo obiettivo è la staffetta olimpica, in programma il 7 agosto: “Penso che entrambi siano abbastanza determinati“. Sul caso pugilato, Mei afferma: “L’atletica ha regole piuttosto certe, qui invece, se ho capito bene, le regole del Cio sono difformi da quelle della Federazione internazionale, e quindi si è creato questo cortocircuito. Sicuramente a vista, ma io non conosco né l’esito degli esami né il pregresso, una certa differenza sembrava ci fosse. Poi può essere che l’algerina sia una donna molto molto molto forte, però la nostra atleta l’ha sentita e fa il pugile. Non posso dire nulla, io so solo che l’atletica si è data regole certe e giuste in materia“.
Parigi 2024, Mei: “Stano e Palmisano in corsa per la medaglia in staffetta. Caso boxe? Non posso dire nulla, nell’atletica regole ferree”
Stefano Mei - Foto LiveMedia/Salvo Barbagallo