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In una lunga chiacchierata a Radio Anch’io Sport su Radio Rai, il presidente del Coni Giovanni Malagò ha fatto il punto della situazione a poco più di 6 mesi dalle Olimpiadi di Parigi 2024: “Saranno dei Giochi molto complicati perché siamo reduci da un’edizione record come quella di Tokyo e quando si vince è molto difficile ripetersi e anche fare meglio. Inoltre entrano in campo discipline nuove che sono sempre un’incertezza e c’è un allargamento impressionante delle nazioni che portano atleti a medaglia nell’individuale“.
Malagò ha quindi sottolineato l’importanza dei pass olimpico: “Passa tutto da quanti atleti riusciremo a qualificare. Al momento siamo a 100 ma siamo indietro nelle squadre. Sicuramente nel 2023 tutte le competizioni internazionali hanno detto che l’Italia è nell’Olimpo dello sport e i numeri sono confortanti, ma il discorso delle previsioni nello sport va verificato sul campo“.
“Tornare a casa con 41 medaglie sarebbe già un mezzo miracolo. Dovremmo prenderne dove in Giappone non siamo riusciti, come nella scherma. Ripetere i 5 ori nell’atletica leggera è impensabile, ma magari arriveranno da qualche altra disciplina – ha aggiunto Malagò, che poi ha voluto dire la sua anche su altre Olimpiadi, quelle invernali di Milano-Cortina 2026 – Sarà la miglior Olimpiade di sempre perché il mondo degli sport invernali vuole tornare in Europa. Pista da bob? Sono sereno, il problema è politico e io non faccio politica, perciò non entro in queste battaglie. Se questa cosa avverrà, con grande spirito di squadra, proverò ad andare al Cio con qualcuno del governo che mi accompagnerà a cercare di fargli cambiare idea“.
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