“Portabandiera italiano a Parigi 2024? Non ho mai parlato con nessuno, ci sono varie situazioni, bisogna rispettare e riconoscere chi ha vinto l’oro olimpico. La migliore risposta l’ha data Sinner, che ha riconosciuto la validità di questo discorso“. Lo ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò in conferenza stampa al termine della Giunta nazionale al Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti, a Roma. “Due portabandiera dalla stessa federazione? Non escludo nulla – ha aggiunto Malagò -. C’è un’attesa crescente, forse anche per la guerra oggi si parla sempre di più di Olimpiadi. Ci sono molte risposte che ancora mancano, per esempio la qualificazione di squadre che sono fondamentali. Perché scegliere così presto? Innanzitutto i Giochi iniziano il 26 luglio, bisogna anticipare i tempi. Poi perché il presidente della Repubblica accoglierà la squadra con discreto anticipo e infine gli atleti devono sapere dove stare quel giorno“.
Malagò ha poi proseguito: “Abbiamo presentato il bilancio del 2023 in sostanziale pareggio, con un piccolo utile e un’eccezionale attività di produzione di risorse con capacità di marketing significative. Il segretario generale Carlo Mornati ha voluto sottolineare il fatto che siamo nettamente penalizzati da una serie di imposte e gravami che sono veramente assurde per un ente sportivo“.
“Riceviamo 45 milioni di contributo pubblico ma 10 se ne vanno per spese, come per esempio Imu e Tari: così facciamo fatica“, ha sottolineato Mornati. “È stato fatto presente, e dal Governo c’è manifesta attenzione e sensibilità verso questo tema, perché è un dato di fatto. Per il 2024 abbiamo un bilancio previsionale con una perdita di 6-7 milioni perché è un anno particolare, ci sono anche i premi olimpici: questo non è giusto“, ha aggiunto Malagò.