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“Quello che dice Zelensky non mi permetto di giudicarlo. Le considerazioni fatte da Bach nei confronti di atleti russi e bielorussi pongono dei paletti alti alla loro partecipazione: non c’è la bandiera, non c’è l’inno, da quello che si è capito non ci saranno gli sport di squadra, quasi fossero degli apolidi”. Queste le parole del presidente del Coni, Giovanni Malagò, a margine del Premio Andrea Fortunato al Coni, sul possibile boicottaggio dell’Ucraina ai Giochi di Parigi 2024. Sulla possibile soluzione della bandiera neutrale: “È normale che il Cio voglia la globalità dei paesi ai Giochi. Noi abbiamo un problema nel problema perché siamo paese ospitante delle Olimpiadi invernali, poi più a breve ci saranno quelle di Parigi”. E conclude: “Poi c’è un tecnicismo che va considerato. Tutti ci auguriamo che la guerra finisca. Ma c’è una possibilità che tra un mese o un anno ciò accada, a quel punto russi e bielorussi non andrebbero alle Olimpiadi perché non avrebbero partecipato ai tornei di qualificazione”.
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