Olimpiadi Parigi 2024

Parigi 2024, Malagò: “Mattarella ha mostrato una sensibilità unica”. E sul caso Vannacci-Egonu…

Giovanni Malagò - Foto Giuseppe Giugliano
Giovanni Malagò - Foto Giuseppe Giugliano

Intervenuto a ‘Zona Bianca‘ su Rete4, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha fatto un bilancio delle Olimpiadi di Parigi 2024: “Si diventa così protagonisti con un lavoro molto capillare delle Federazioni, della parte tecnica e con le atlete e gli atleti, tutto coordinato dal Coni. Siamo un Paese multidisciplinare, abbiamo preso medaglie in 20 sport diversi. Ma non valutiamo solo il medagliere, bensì l’indice di competitività, e i quarti posti sono finali olimpiche: conquistarle è fondamentale“.

A tal proposito, non è mancato un ringraziamento al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per aver invitato al Quirinale anche i quarti classificati: “Ancora una volta ha mostrato una sensibilità unica“. Malagò ha poi parlato del generale Vannacci: “E’ libero di pensare quello che crede, ma Paola Egonu è italianissima. Quando leggo che c’è un discorso di integrazione, non è così, perché lei è a tutti gli effetti italiana“.

Tra i temi affrontati dal numero uno del Coni, poi, la scelta di far disputare le gare di nuoto e triathlon nella Senna: “Non credo che siano così pazzi da spendere 1,4 miliardi per poche gare. Penso che sia stata investita una cifra monstre anche per creare un contesto balneabile per la popolazione anche in futuro, ma non so se riuscirà“. E sulla cerimonia d’apertura: “Il comitato organizzatore ha commesso un gravissimo errore nei confronti del Presidente Mattarella e non solo, lasciandolo sotto la pioggia per ore“.

Sulle polemiche in merito alla pugile algerina Imane Khelif: “Io e Meloni o Salvini facciamo due mestieri differenti. Dal nostro punto di vista dobbiamo chiederci chi è che debba giudicare. Gli organismi sportivi hanno ritenuto che avesse le caratteristiche per gareggiare con le donne“. Malagò ha quindi ricordato: “Sono 7-8 anni che quest’atleta gareggia per l’Algeria: ha fatto diversi campionati del mondo, a volte ha vinto, ma a volte ha perso e anche al primo turno. La costituenda federazione internazionale è in contrasto con quella precedente che ha strumentalizzato il caso“.

Infine, sulla possibilità di una candidatura a sindaco di Roma oppure a un incarico in Federcalcio: “Assolutamente no. Il mio mandato scade il 30 maggio 2025 e non penso sia una cosa seria pensare ad altre ipotesi come la Figc o il sindaco di Roma. Sono una persona seria”.

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