Olimpiadi Parigi 2024

Parigi 2024, partito dopo un’ora di ritardo il volo di Malagò: “Il sogno? La massima medaglia alle Farfalle”

Giovanni Malagò
Giovanni Malagò - Foto Giancarlo Gobbi GMT CONI

Anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, è rimasto vittima del caos informatico globale che sta avendo effetti su aeroporti, banche e media in tutto il mondo. Il presidente, assieme ad altri membri del Comitato olimpico, è a Fiumicino in attesa di partite per Parigi. Queste le sue parole: “Non ho capito cosa è successo, non siamo stati avvisati e nel dubbio sono venuto all’aeroporto sperando accada qualcosa. Io sto partendo in anticipo e l’importante è che arrivo entro stanotte, perché domani ho una riunione importante del Cio, una relazione su Milano-Cortina e in particolare sulla torcia. Sarà un momento importante per raccontare il passaggio, perché dopo Parigi arriviamo noi“. Dopo un’ora a bordo, l’aereo con Malagò ha preso il volo alla volta di Parigi.

Il numero uno del Coni ha poi parlato anche delle Olimpiadi: “Il mio sogno? Che le ‘Farfalle’ della ginnastica ritmica vincessero la massima delle medaglie. Me lo auguro per tanti motivi: perché è una vita che sono competitive; sono andate tante volte sul podio, anche olimpico. Inoltre, conoscendo le ragazze, la loro allenatrice e la federazione, la storia e i sacrifici che fanno, veramente impressionante la dedizione praticamente 365 giorni l’anno, se le Farfalle vincessero la massima delle medaglie, per il Paese sarebbe una cosa meravigliosa, oltre che per loro, ovviamente, e per la federazione“.

Malagò ha poi aggiunto: “L’obiettivo è superare Tokyo? Sì, l’abbiamo detto. Io anticipo tutti nella partenza perché domani mattina abbiamo un meeting con l’esecutivo del Cio dove presentiamo anche la torcia di Milano Cortina. Dopo Parigi arriviamo noi, con i Giochi invernali, per cui c’è anche un passaggio di testimone“. Il presidente del Coni ha proseguito: “C’è tutto un appuntamento che racconta il working in progress; Casa Italia serve anche per questo, per promuovere ovviamente il progetto 2026. Per ciò che riguarda Parigi le aspettative sono molto, molto alte, è complicatissimo. Abbiamo portato di fatto circa il 7% degli atleti in più, si è fatto un grandissimo lavoro. Ora bisogna tramutare le attese e le speranze nei fatti e quindi nelle medaglie. Tra gli atleti l’entusiasmo è contagioso, c’è una grande complicità anche tra chi non si conoscevano. Se c’è una cosa di cui siamo proprio convinti è che veramente gli atleti si sentono tutti appartenenti non della loro squadra nella singola disciplina, ma della squadra dell’Italia. Questo aiuta moltissimo perché è come se si gasassero l’uno con l’altro“.

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