“Ci sono degli sport in cui si va col centimetro e col cronometro, andiamo meglio in quelli. Poi ce ne sono altri con giudici e arbitri, bisogna rispettarli e comprenderli, ma abbiamo fatto una protesta ufficiale. Ho parlato a lungo con il segretario generale internazionale della federazione internazionale della scherma”. Il presidente del Coni Giovanni Malagò parla ai microfoni della Rai della finale di fioretto che ha visto l’azzurro Filippo Macchi penalizzato contro l’atleta di Hong Kong Cheung da alcune decisioni arbitrali sul 14-14. “Il problema è che c’è un errore di fondo, inaccettabile per la credibilità dello sport: un giudice veniva da Taipei e uno dalla Corea – prosegue Malagò – Non ho dubbi che siano estratti a sorte, ma se il primo viene estratto dall’Asia, l’altro lo vai a pescare da Germania, Francia, ecc. Senza dire di essere in cattiva fede, ma tutte le polemiche che vengono fuori hanno un fondamento.
“Sono molto dispiaciuto, ho parlato con Azzi. Sappiamo benissimo che la protesta lascia il tempo che trova ma siamo stanchi di questo tipo di situazioni”, ha concluso il presidente del Coni.