Olimpiadi Parigi 2024

Parigi 2024, Malagò alla cerimonia del Quirinale: “Abbiamo migliorato Tokyo. Mattarella la nostra prima medaglia d’oro”

Giovanni Malagò
Giovanni Malagò - Foto Giancarlo Gobbi GMT CONI

Al Palazzo del Quirinale è il giorno in cui il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inconta la Squadra Italiana di ritorno dai Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024. Nel corso della cerimonia è stata riconsegnata la bandiera italiana da parte degli alfieri azzurri, Arianna Errigo e Gianmarco Tamberi, per le Olimpiadi di Parigi 2024, e di Ambra Sabatini per le Paralimpiadi.

LE PAROLE DI MATTARELLA

Il primo a prendere la parola è stato il presidente del CONI, Giovanni Malagò: “Signor Presidente, grazie. Lei è stata la nostra prima medaglia d’oro, in tutto e per tutto. In passato lei mi chiamava, invece stavolta è stato con noi, ci ha regalato alcuni giorni dimostrando al mondo intero di superare anche le avverse condizioni meteorologiche per onorare la squadra che sfilava sul battello, la bandiera e gli alfieri. Quelle immagini hanno fatto il giro del pianeta e ne siamo stati orgogliosi. E poi è venuto al Villaggio, ha respirato l’atmosfera dei Giochi, ha visto gli alloggi, ha mangiato con gli atleti, è venuto all’inaugurazione di Casa Italia. I miei colleghi ha concluso Malagò – sono invidiosi, mi hanno detto ‘beato te che hai un presidente della Repubblica così vicino al mondo dello sport'”.

“Eravamo partiti promettendo di far meglio del risultato di Tokyo, ci siamo riusciti con due medaglie d’oro in più e con un piazzamento migliore rispetto all’edizione giapponese – ha proseguito Malagò – Il merito è delle atlete e degli atleti, sono stati tutti gladiatori, oltre che dei tecnici, dirigenti, della preparazione olimpica del Coni e delle federazioni che hanno fatto un lavoro veramente formidabile”.

Il numero del CONI ha poi avviato il countdown verso Milano-Cortina: “Domani è una data importante, mancheranno 500 giorni alla prossima Olimpiade, la nostra, i Giochi invernali di Milano-Cortina 2026. È un impegno importante, con grandi responsabilità. Prometto il massimo impegno sia sotto il profilo organizzativo che per i risultati sportivi. Continueremo a lavorare per far sì che l’Italia sia un’eccellenza nel mondo dello sport”. 

Poi, presso il Salone dei Corazzieri del Quirinale, è toccato parlare al presidente del CIP Luca Pancalli: “Voilà, missione compiuta. Non avevamo promesso nulla all’atto della consegna della bandiera per scaramanzia, avevamo alzato l’asticella con Tokyo con 69 medaglie, ma sapevamo che ci saremmo presentati a Parigi col migliore dei modi e immaginavamo di fare un bel risultato. Siamo andati oltre, con il sesto posto nel medagliere: in assoluto il risultato migliore di sempre, questo è un merito enorme ascrivibile al Comitato paralimpico, alle Federazioni e agli atleti”. 

“Non potevo sognare di poter vivere la presenza del Presidente della Repubblica alla Cerimonia di apertura ed è avvenuto – ha proseguito – L’abbiamo accolta con lo stesso affetto e la stessa vicinanza che ci ha dimostrato, la sua presenza ha stimolato i nostri atleti e li ha responsabilizzati, vivere con loro a mensa è stato un ulteriore segno di rispetto e dignità. Questa Paralimpiade è stata rivoluzionaria. In Italia abbiamo scelto la strada del lento processo riformatore, mettendo in campo un modello oggi studiato all’estero. A Parigi eravamo lì ed era non noi il Presidente della Repubblica. Grazie Presidente”. 

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