Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, è intervenuto ai microfoni di Sportace TV, per commentare in esclusiva i fatti principali della giornata dell’1 agosto, ricca di medaglie tra cui due ori e un argento: “Molto orgogliosi di questa squadra che ci sta accompagnando in questa Olimpiade”, esordisce il numero uno del Coni.
Malagò, intervistato da Giorgia Rossi e Giuseppe Pastore, con la presenza in studio anche di Andrew Howe e Luigi Busà, ha parlato della scelta di premiare il fioretto femminile a squadre: “Mesi prima di eventi simili il Cio manda un documento dove puoi fare richiesta per andare a premiare negli sport che si preferiscono. Le richieste massime sono cinque ma di norma ne assegnano tre. Diciamo che per questa gara le possibilità erano molto alte, per questo ci ho voluto puntare. A posteriori però se ci si pensa è un po’ una fregatura, a volte non si va a medaglia ma fa parte del gioco”.
Poi il numero uno del Coni dice la sua sulla meritocrazia del medagliere: “Non contiamo solo gli ori! La classifica comprende anche le altre medaglie e gli stessi piazzamenti sono molto importanti. Per me sarebbe più giusto far vedere alla gente il punteggio complessivo di una nazione, fatto di medaglie e piazzamenti, così si riconosce la potenza sportiva di una nazione”.
Infine Malagò chiude parlando di Angela Carini e del suo ritiro contro l’algerina Khelif: “Questa situazione ha creato un po’ di imbarazzo istituzionale. Ribadisco che il Coni protegge la sua atleta (Angela Carini, ndr.) e che è stato fatto tutto ciò che si poteva fare in precedenza per creare una discussioni con le parti in gioco. Dovete sapere che IBA (Federazione Internazionale Boxe, ndr.) è commissariata e che il pugilato è da riformare assieme al Cio, ma soprattutto Khelif è nei circuiti ormai da 7/8 anni e che ha già gareggiato in più occasioni, anche perdendo. Le regole, giuste o sbagliate che siano, sono queste e noi non possiamo fare altro che rimanere dalla parte della nostra Angela. Un esempio concreto? Caster Semenya. E’ un caso fotocopia”.