Olimpiadi Parigi 2024

Parigi 2024: le Olimpiadi del rumore, tifo assordante per recuperare il silenzio di Tokyo

Parigi 2024
Parigi 2024 - Foto Antonio Fraioli

Sono le Olimpiadi della ripartenza, di conseguenza sono le Olimpiadi in cui prevale il rumore, l’euforia, la voglia di socializzare e di dimenticare quanto accaduto a Tokyo, con un 2020 di drammatica cancellazione e il 2021 con palazzetti silenziosi e arene vuote. A Parigi 2024, tutt’altra roba: si urla, si sostengono gli atleti, persino con un vigore e un trasporto che può apparire quasi come forzato. L’urlo “Rafa, Rafa” sui campi del suo Roland Garros, dove l’aplomb proprio del tennis ha lasciato spazio al tifo più sfrenato questo pomeriggio, oppure il pubblico scatenato della Defense Arena, che ha trascinato Leon Marchand all’oro senza però il record del mondo.

Un tifo da stadio, amplificato dallo spazio chiuso e raccolto, che ha letteralmente sovrastato lo speaker in più riprese, boati su boati da brividi, così come persino al Grand Palais per la scherma e anche questa mattina per il judo all’Arena di Campo di Marte, in particolare quando è toccato ai francesi. Spalti gremiti ovunque, tanta voglia di dimenticare il periodo del COVID, anche se questa edizione dei Giochi non è esente dai contagi e stanno saltando fuori giorno dopo giorno dei casi, il più clamoroso quello di Peaty a poche ore dall’argento nei 100 rana in cui ha trionfato il nostro Martinenghi. E anche fuori dalle arene, nei pressi dei palazzetti, per le strade non lontane dalle sedi di gara, c’è tanta voglia di divertirsi, di scherzare persino con la polizia francese, che in qualche occasione si presta volentieri. Un’isola felice, quella dei Giochi: e il pericolo di attentati e disordini, le polemiche sulla cerimonia di apertura, sono solo un rumore, sì, ma di sottofondo. Il suono di questi primi giorni è quello del tifo sfrenato.

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