L’Italia deve accontentarsi del quarto posto nell’inseguimento a squadre femminile alle Olimpiadi di Parigi 2024. Al National Velodrome è la Gran Bretagna a prendersi la medaglia di bronzo, mentre l’oro va agli USA che si impongono nella finalissima sulla Nuova Zelanda. Elisa Balsamo, Chiara Consonni, Martina Fidanza e Vittoria Guazzini stoppano il cronometro in 4:08.961, un tempo più lento di quello fatto registrare nel primo turno (4:07.491) contro le neozelandesi. L’avvio è incoraggiante e coraggioso. L’azione delle italiane è fluida e a metà gara il vantaggio è di un secondo. Come da pronostico, però, nell’ultimo km arriva la rimonta delle britanniche Elinor Barker, Josie Knight, Anna Morris e Jessica Roberts che chiudono la gara in 4:06.382 e salgono sul terzo gradino del podio.
Una rimonta che al contrario non riesce alla Nuova Zelanda. Nella finale per l’oro gli Stati Uniti accumulano un buon margine (vantaggio di 1.543 al passaggio prima dell’ultimo km) che limita i danni di un piccolo scollamento negli ultimi giri. Alla fine c’è il tempo di 4:04.306 contro il 4:04.927 delle rivali. Non basta per il record del mondo: al contrario della gara maschile, con il primato dell’Italia cancellato dagli australiani, al femminile sopravvive il crono della Germania (4:04.242) siglato in Giappone tre anni fa. Per Kristen Faulkner inoltre è il secondo oro a Parigi dopo quello nella prova in linea di ciclismo su strada.
Visibilmente commosse le azzurre nell’intervista post gara. “Siamo partite forte, ci siamo dette o la va o la spacca. Sembra quasi che ci divertiamo a perdere, ma vi assicuro che non è così”, ha detto Vittoria Guazzini a Rai Sport. “È dispiaciuto tanto a tutte – ha detto Martina Fidanza -, cercavamo conforto l’una dall’altra”.