Il grande cammino da parte di Antonio Esposito nel judo categoria -81 kg alle Olimpiadi di Parigi 2024 si chiude con un amaro quarto posto. Il judoka italiano è infatti approdato tra i migliori quattro dopo aver battuto il beninese Houinato, il brasiliano Schmidt e il canadese Gauthier-Drepeau nel cammino dai sedicesimi ai quarti. Poi, però, in semifinale arriva il fenomenale giapponese Nagase e all’Arena di Campo di Marte, sul tatami 1, non c’è storia: il nipponico si impone per ippon dopo aver portato a segno anche un waza-ari, e così sarà lui a giocarsi l’oro. Ma per l’italiano si apriva a quel punto la possibilità di ottenere la medaglia di bronzo nella finalina contro il ripescato Somon Makhmadbekov, del Tagikistan, ma è arrivato un ippon molto ben eseguito dall’asiatico che si prende il bronzo lasciando con un pugno di mosche in mano l’azzurro.
L’azzurro è partito forte contro il rappresentante del Benin Houinato: dopo aver piazzato subito un waza-ari, il judoka italiano non ha speculato, ma piuttosto si è dato da fare per incrementare il vantaggio e chiudere i giochi, cosa che è riuscito a fare a più di un minuto dal termine grazie all’ippon che gli spalanca la strada verso gli ottavi di finale. Lì trova il brasiliano Schmidt, sicuramente di maggior livello rispetto al rivale d’esordio, e infatti bisogna ricorrere al golden score dopo aver resistito all’aggressività del sudamericano, che si prende anche due shido. Un waza-ari vale l’approdo ai quarti per un grandissimo Esposito, dove lo attende il canadese François Gauthier Drapeau. L’incontro è estremamente equilibrato e nessuno dei due riesce a prevalere sull’altro, serve così il golden score e prima di arrivarci c’è il secondo shido rimediato dal nordamericano. Risulterà decisivo, perché entrambi se la giocano a viso aperto ma Gauthier-Drapeau eccede con la mancata combattività e viene colpito dalla terza sanzione che porta all’hansoku-make per il canadese e dunque alla vittoria per 10-0 all’azzurro, che pertanto vola in semifinale, dove però i suoi sogni di oro si infrangono sull’ippon dello scatenato giapponese Nagase. E nella finale per il bronzo contro il tagico Makhmadbekov arriva il ko per ippon che fa malissimo: davvero sconfortato per questo quarto posto il judoka italiano, che avrebbe forse meritato maggior fortuna.
Termina invece al primo turno la corsa olimpica della giovanissima Savita Russo, debuttante alle Olimpiadi a diciannove anni. Nella categoria -63kg, l’azzurra viene sconfitta per waza-ari, subito a un minuto e pochi secondi dalla fine del suo incontro, nel quale entrambe hanno rimediato uno shido. Non è riuscita la judoka italiana a prendere poi l’iniziativa per provare a raddrizzare le cose.