Olimpiadi Parigi 2024

Parigi 2024 judo: l’Italia chiude al quarto posto nel mixed team, sfuma medaglia di bronzo

Veronica Toniolo
Veronica Toniolo - Foto Joly Victor/ABACA / IPA

L’Italia si ferma in semifinale nel mixed team di judo alle Olimpiadi di Parigi 2024 e poi manca l’appuntamento con la medaglia di bronzo perdendo contro il Brasile al golden match dopo il miracoloso 3-3 in rimonta dei sei incontri. Un percorso straordinario per gli Azzurri, che cedono solo alla fortissima Francia, tra le favoritissime per l’oro. La squadra transalpina si porta avanti con Gahie, che blocca a terra Polling fino all’ippon, poi Parlati batte Ngayap Hambou per triplo shido, dopo una presa sotto la cintura. Dicko batte Bellandi per doppio waza-ari, mentre Pirelli combatte alla pari con Riner, fino al falso attacco che vale il terzo shido. A chiudere la contesa è Cysique, a cui basta un waza-ari per battere Giuffrida per il 4-1 finale.

Il percorso dell’Italia prosegue però con la finale di bronzo, che però va al Brasile: i verdeoro si prendono il primo e il secondo incontro con le vittorie di Macedo su Christian Parlati per ippon al golden score e di Souza su Asya Tavano, sempre per ippon. Poi, l’acuto di Gennaro Pirelli, che col waza-ari batte Goncalves al golden score, ma Rafaela Silva asfalta Veronica Toniolo 11-0 con un waza-ari e un ippon. A quel punto gli azzurri sono con le spalle al muro, ma risalgono la china: prima il successo di Manuel Lombardo al golden score per ippon su Lima, quindi ha del miracoloso quanto fatto da Savita Russo, che dopo aver subito un waza-ari che è strepitosa nel non trasformare in un ippon, trova lei l’ippon a pochi secondi dalla debacle. Che però arriva comunque: il sorteggio dice -57 kg, tocca di nuovo a Silva contro Toniolo e complice ausilio Var c’è il successo al golden match del Brasile sull’Italia, che dunque trova un’altra medaglia di legno.

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Il percorso degli azzurri è cominciato ai trentaduesimi di finale contro l’Ungheria, dove è arrivata una bella vittoria per 4-1. Dopo il waza-ari di Pirelli che è valso il punto contro Veg, Toniolo si è distinta con l’ippon nei confronti di Pupp. Lombardo, invece, ha vinto per squalifica contro Pongracz, che ha subito un hansoku-make diretto per una difesa di testa. Successivamente, il waza-ari di Ozbas nel golden score contro Polling ha riavvicinato l’Ungheria, fino all’ippon decisivo di Parlati su Toth.

Dopodiché è arrivata una bella vittoria agli ottavi di finale contro la forte Georgia, un incontro insidioso che si è risolto al golden score. Parte male l’Italia, con Giuffrida che subisce l’ippon dopo appena 19″, ma Lombardo e Polling ribaltano il risultato. Parlati cede a Bekauri, mentre Bellandi vince per squalifica con Somkhishvili, che rifila un pugno all’azzurra. L’ippon di Sulamanidze su Pirelli manda l’incontro al golden score, che riporta sul tatami Lombardo: Manuel è ancora una volta bravo a prevalere su Shavdatuashvili, permettendo all’Italia di passare il turno.

Quindi, la sfida ai quarti contro l’Uzbekistan non iniziata al meglio con gli avversari che si portano sul 2-0 con Yuldoshev e Matniyazova, che battono, rispettivamente, Lombardo per ippon e Russo con un waza-ari. L’ippon di Parlati all’ultimo secondo riaccende la fiamma negli azzurri, che trovano il pareggio con la solita Bellandi, mentre a completare l’opera sono Pirelli (ippon) e Toniolo (terzo shido per Aminova).

Il CT della nazionale di judo, Francesco Bruyere, ha commentato il ko dell’Italia nella finale terzo e quarto posto contro il Brasile: “C’è l’amaro in bocca oggi come per tutta l’Olimpiade, ci meritavamo più sia questo pomeriggio che a livello individuale perché i ragazzi valgono. Oggi abbiamo visto il loro valore reale. Oggi i ragazzi ci hanno fatto sognare, non posso che fargli i complimenti, ci hanno creduto tutti fino alla fine. Se guardiamo la squadra hanno difeso i colori in modo eccezionale“. Infine sull’esclusione della Bellandi dalla finale ha aggiunto: “È stata una scelta tecnica, l’oro dà molto stress e la brasiliana in finale pesava esattamente il doppio di Alice. Con uno scarto così sarebbe andata in difficoltà. Inoltre aveva avuto un problema al gomito e per questo anche abbiamo messo Asya Tavano che la brasiliana in passato l’aveva già battuta“.

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