“Non c’è alcun complotto contro l’Italia, perché Hashimoto è giapponese ed è stato beffato dalla logica dello shido 3 più che dal francese Joan-Benjamin Gaba, che ha svolto il suo compito che era quello di impedire ad Hashimoto di combattere”. Questa, in sintesi, la fase saliente del pensiero espresso dalla Fijlkam in relazione alle recenti polemiche e contestazioni per le uscite di scena ai quarti di due azzurri del judo alle Olimpiadi di Parigi 2024, ossia Odette Giuffrida e Manuel Lombardo. In entrambe le occasioni, il pubblico francese si è schierato al fianco degli azzurri e contro le decisioni arbitrali, sebbene la Federazione italiana di judo abbia precisato che “a incidere è ancora e sempre lo shido. Le penalità continuano a scorrere a fiumi, infatti non c’è incontro nel quale non se ne assegnino e non si contano più le gare che terminano con lo shido 3 a shido 2. E quindi arrivano fischi, indipendentemente dalla correttezza dell’assegnazione, perché il pubblico numeroso, appassionato e competente non ne può più, dato che a vincere è il più furbo e il più fortunato“. Parole chiare, significative, ma che non rendono ugualmente gloria agli italiani a caccia di una medaglia ai Giochi. Tra Odette e Lombardo, il secondo avrà ancora una chance per ottenere quantomeno il bronzo.