Marcell Jacobs abdica nella finale dei 100 metri alle Olimpiadi di Parigi 2024 e chiude al quinto posto con un ottimo 9.85. Allo Stade de France è lo statunitense Noah Lyles a laurearsi nuovo campione olimpico della gara regina col personale in 9.79 (.784), davanti al photofinish sul giamaicano Kishane Thompson in 9.79 (.789). L’unico a confermarsi sul podio di Tokyo 2020 è lo statunitense Fred Kerley che si prende il bronzo in 9.81 dopo l’argento di tre anni fa. Quarta posizione invece per il sudafricano Akani Simbine (9.82), davanti a Jacobs che chiude la gara con una vistosa fasciatura all’adduttore. Niente di grave, sembra. L’azzurro parte nella corsia più esterna, la nona, ed esce bene dai blocchi. Poi prova in tutti i modi a recuperare sui primi della classe, ma deve accontentarsi del primato stagionale. Sesto posto per il bostwano Letsile Tebogo (9.86), mentre lo statunitense Kenneth Bednarek (9.88) e il giamaicano Oblique Seville (9.91) chiudono la finale agli ultimi due posti.
Come a Tokyo Marcell Jacobs si è qualificato alla finale con il primo tempo di recupero, anche se in quel caso il ‘q’ minuscolo valeva un 9.84. Stavolta nel turno intermedio l’azzurro ha corso in 9.92, eguagliando il crono di Turku di due mesi fa. In quell’occasione in Finlandia il campione olimpico e continentale dei 100 era tornato sotto il muro dei dieci secondi, firmando il terzo tempo in carriera, superiore soltanto al 9.80 della finale di Tokyo e al 9.84 della semifinale in Giappone. Eliminato in semifinale l’altro azzurro Chituru Ali, settimo nella sua ‘semi’ in 10.14, lontano dal personale di 9.96, anche in quel caso siglato a Turku. Nel 2024, senza un dominatore, la gara più breve dell’atletica olimpica si conferma una battaglia di nervi. La vince Lyles, star dell’atletica mondiale, che in un curriculum già ricchissimo aggiunge il metallo più ambito.
“Non posso essere troppo contento per questa gara. Sono uscito molto bene dai blocchi, poi però non ho spinto abbastanza per arrivare sul podio. Ho dato il 100%, tutto me stesso. Avrei voluto portare a casa una medaglia. Dispiace perché ho lavorato tanto e pensavo di poterla prendere”, l’analisi di Marcell Jacobs. “Per me è stato un anno complicato– ha aggiunto l’azzurro- ho faticato a ritrovare la forma e comunque questo quinto posto olimpico mi dà fiducia per continuare a credere nel progetto. Mi sembra che 9″85 non sia un tempo da buttare. La carriera di Marcell Jacobs non finisce qui. Sono già pronto a scendere nuovamente in pista con la staffetta”.