Le azzurre si apprestano ad affrontare la finale per l’oro contro gli Stati Uniti alle Olimpiadi di Parigi 2024: è la prima finale olimpica della storia della Nazionale italiana di volley femminile. Una pagina di storia è già stata scritta, ma ora c’è un finale tutto da vivere e la speranza è che “si concluda come la più bella delle fiabe“, parola di capitan Danesi. Sarebbe uno splendido finale per un gruppo che si è dovuto ritrovare dopo le batoste del 2023: un Europeo in Italia chiuso al quarto posto tra le mille polemiche, che si sono poi alimentate con il deludente preolimpico che ha costretto la Nazionale a giocarsi la qualificazione ai Giochi nel 2024, tramite ranking. Polemiche lecite, perché avere a disposizione alcune delle migliori giocatrici al mondo e relegarle in panchina (nel caso di Paola Egonu) o non convocarle proprio (Caterina Bosetti e Monica De Gennaro su tutte) è una follia. La normalità però è stata ristabilita con l’arrivo in panchina della leggenda Julio Velasco, affiancato da “mister secolo” Lorenzo Bernardi e Massimo Barbolini. Uno staff tecnico che è riuscito a ridare fiducia a tutte le giocatrici, tirando fuori il meglio da ognuna di loro e ognuna di loro si è messa a disposizione della squadra.
Questo gruppo meritava una medaglia olimpica, che all’Italvolley femminile finora era sempre sfuggita, per quanto assurdo possa sembrare considerando i talenti che da anni abbiamo. La prima storica medaglia è assicurata, ma c’è un tabù più grande da sfatare: l’Italia non ha mai vinto un oro olimpico nel volley, nemmeno al maschile, nemmeno con quella Generazione dei Fenomeni guidata proprio da Velasco che ha riscritto la storia di questo sport. Il rischio che questa ossessione condizioni in negativo la prestazione c’è, ma come ha sottolineato il Ct azzurro dopo la semifinale vinta contro la Turchia, bisogna pensare ha quello che si ha già e non a quello che manca, per affrontare la finale esprimendo il proprio gioco e divertendosi.
Le finali sono fatte per essere giocate, però “c’è il piccolo problema che c’è un avversario” (cit. Velasco) e questa volta l’avversario è molto esperto ed è il campione olimpico in carica. Dall’altra parte della rete, infatti, c’è la compagine a stelle e strisce di Karch Kiraly, altra leggenda vivente di pallavolo e beach volley. Le statunitensi sono cresciute partita dopo partita ed ora che hanno trovato la quadra sono davvero ostiche da affrontare. Nei due precedenti stagionali, entrambi nella VNL poi vinta dalle azzurre, sono arrivate due nette vittorie per l’Italia (3-0 nel girone e 3-1 ai quarti di finale), ma l’Olimpiade è una storia a sé. Le statunitensi vogliono replicare la Francia maschile e centrare il bis di titoli olimpici consecutivi, ma Danesi e compagne daranno tutto ciò che hanno per spuntarla e scrivere un’altra pagina di storia in una finale che si preannuncia spettacolare. Appuntamento dunque alla South Paris Arena alle ore 13.00 di domenica 11 agosto, con una certezza: comunque vada sarà un successo.
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