La Federazione Internazionale di Pugilato (Iba) ha promesso premi in denaro ai medagliati dei Giochi di Parigi, allineandosi a quanto già deciso, non senza sollevare polemiche, da World Athletics. Una scelta di rottura da parte della federazione, dato che il torneo di boxe a Parigi sarà gestito dal Cio, essendo l’Iba stata privata del riconoscimento da parte del comitato olimpico a causa di vari scandali e accuse di corruzione. Lo scorso aprile, il Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) di Losanna ha respinto il ricorso presentato in merito dall’Iba.
La federazione di pugilato, presieduta dal russo Umar Kremlev e finanziata in particolare dal colosso del gas Gazprom, ha detto che verserà dei bonus alle medaglie d’oro, d’argento e di bronzo, investendo un budget totale di 3,1 milioni di dollari. La ricompensa per la medaglia d’oro sarà di 92.000 euro, con l’atleta che riceverà circa 46.000 euro, mentre 23.000 spetteranno ad allenatore e federazione nazionale. Il premio per l’argento sarà di 23.000 euro, e poi 12.500 per il bronzo. Già la mossa della World Athletics aveva attirato le critiche di altre federazioni, con il presidente del Cio, Thomas Bach, che ha preso le distanze sin da subito.