“Mi sono davvero stufato di piangere, poi sembro un piagnone…”. È commosso Mattia Furlani dopo il bronzo olimpico nel salto in lungo alle Olimpiadi di Parigi 2024. “È stato incredibile, c’ho creduto sino alla fine, è stata l’emozione più grande che abbia ricevuto dalla mia vita”, ha aggiunto il 19enne laziale delle Fiamme Oro a Raisport. A diciannove anni l’azzurro è riuscito a salire sul podio a cinque cerchi con 8,34 al primo tentativo, a soli quattro centimetri dal suo record mondiale under 20.
Davanti a lui il fuoriclasse greco Miltiadis Tentoglou, ancora d’oro con 8,48 (0.0), e il giamaicano Wayne Pinnock a 8,36. “Credo sia stata una delle migliori gare tecniche della mia carriera – ha proseguito Furlani – Sono contento sia venuta fuori una serie del genere, non ho parole così come per il lato emotivo: bisogna dare tempo ai giovani, con il processo poi migliorerò di più. Spero di essere stato di ispirazione per crederci sempre. Una medaglia olimpica vuol dire tanto, è qualcosa a cui ho sempre aspirato nella mia giovane carriera, spero sia solo la prima di tante”.
Per Furlani questa “è la dimostrazione che per i risultati ci vuole tempo, bisogna dare tempo ai giovani. Sono sicuro che questo processo continuerà, bisogna dare fiducia a tutti i ragazzi della mia età. Qualsiasi atleta ha bisogno di fare esperienza per raggiungere determinati risultati. Una medaglia olimpica l’avevo sempre sognata nella mia piccola carriera. Spero che sia solo la prima di una lunga serie. Ora me la godo, poi cercherò di andare sempre più lontano“, ha proseguito l’azzurro, per concludere “grazie agli italiani che mi hanno dato un supporto incredibile, un bacio ed un abbraccio a tutti e ci rivediamo sul podio”.