Filippo Macchi, doppio argento alle Olimpiadi di Parigi 2024 nel fioretto maschile, è tornato a parlare dei Giochi in un’intervista ai microfoni del Tgr Rai Toscana. Lo schermidore ha dato una definizione particolare delle Olimpiadi, definite “l’ossessione più bella della mia vita, quasi un ossimoro. Quando in allenamento non ce la facevo più mi dicevo che poi ci sarebbero state le Olimpiadi e che avrei vinto. L’argento un po’ di amaro in bocca me l’ha lasciato”.
L’azzurro è tornato poi sull’argento nella gara a squadre, risultato arrivato dopo la sconfitta in finale contro il Giappone insieme ai compagni Tommaso Marini, Guillaume Bianchi e Alessio Foconi. Non sono mancate le polemiche sull’inserimento proprio di Foconi nelle fasi calde della finale, ma Macchi prende le difese del più esperto compagno di nazionale: “La regola secondo cui se un atleta non tira non prende la medaglia è poco intelligente secondo me, Alessio Foconi è un grandissimo campione. Si meritava quella medaglia più di tutti ed è stato molto meglio vincere un argento in quattro piuttosto che un oro in tre.”