Se per la prima volta nel Villaggio olimpico a Parigi 2024 ci sarà un asilo nido, il merito è anche di Allyson Felix, leggenda dell’atletica leggera, che ha collaborato in prima persona al progetto. A spingerla a battersi per il pari trattamento delle donne nello sport è stata la sua esperienza di sei anni fa, quando rimase incinta e si ritrovò con l’ingaggio dello sponsor ridotto del 70%.
“Quando sono entrata a far parte della Commissione Atleti del CIO, volevo essere quella voce per le mamme degli atleti ed aiutarle ad avere un pensiero in meno nella pressione delle gare. Quando ho avuto la mia prima figlia ho potuto toccare con mano quanto fossero difficili alcune cose pratiche – ha dichiarato la 38enne – L’asilo nido è uno spazio in cui le famiglie possono ritrovare alcune delle comodità di casa e avere un luogo sereno dove nutrire i propri bambini“.
Sulla stessa lunghezza d’onda Emma Terho, presidente della Commissione atleti del CIO e due volte medaglia olimpica di hockey su ghiaccio per la Finlandia, che ha dichiarato: “La gravidanza non deve significare la fine della carriera per le atlete. Questo nido garantirà proprio questo, permettendo alle atlete di concentrarsi sui Giochi senza rinunciare ai loro bimbi“.