Le prime Olimpiadi fuori dall’acqua con una dose inevitabile di nostalgia. In un’intervista a Repubblica, Federica Pellegrini racconta le sue sensazioni a Parigi, dove si trova in veste di membro Cio (quota atleti) in compagnia del marito ed ex allenatore Matteo Giunta e della figlia Matilde, 7 mesi. “La visita al Villaggio è stata una bella botta. Non so perché, ma hanno tutti lo stesso odore, un misto di cose nuove, di pulito, qualcosa di strano e indescrivibile, ma totalmente riconoscibile. Come quando alle elementari annusi per prima cosa le pagine del sussidiario. Stare lì, non da atleta, mi ha fatto impressione”, le parole della medaglia d’oro nei 200 stile di Pechino 2008.
Sui suoi pronostici per l’Italia del nuoto, la campionessa rivela: “Ceccon lo aspettiamo per l’oro, è il suo obiettivo e sarà anche il nostro. Martinenghi se la gioca, anche perché le ultime prestazioni della rana non sono state stratosferiche. Quadarella è da medaglia sia negli 800 che nei 1500. Pilato: dipende tanto da lei, ha fatto un Settecolli incredibile e può sfidare tutte le altre ad armi pari, non ci sono grandissimi tempi nella rana femminile nell’ultimo anno. Tutte le staffette maschili possono fare cose importanti, dalle femminili mi aspetto progressi. Sara Curtis ha fatto un 50 stile da paura, è una gara strana che molti possono sbagliare ed è aperta, tranne Sjöström non c’è una superiore alle altre. Nel mezzofondo vedo Wiffen davanti, ma dietro c’è spazio: Paltrinieri ha trovato fiducia vincendo nel fondo. E quando c’è da lottare, noi siamo sempre pronti”, le sue parole a Repubblica.