Imane Khelif, la pugile algerina affetta da iperandrogenismo e al centro di polemiche per via dell’incontro con l’italiana Carini, continua a ritrovarsi suo malgrado nella bufera mediatica. Stavolta, è la federazione di boxe dell’Ungheria a protestare ufficialmente per la sua presenza nel tabellone dei 66 kg femminili. La magiara Anna Luca Hamori, infatti, sfiderà proprio la Khelif e l’associazione pugilistica ungherese ha inviato una lettera di protesta al Cio. Lo ha riportato l’agenzia MTI, che ha sottolineato però come Hamori accetterà di salire sul ring.
Così un membro dell’esecutivo dell’associazione, Lois Berkò: “Sono molto dispiaciuto che ci sia uno scandalo e che dobbiamo parlare di un argomento che non è compatibile con lo sport. Questo è inaccettabile e scandaloso. Vogliamo esprimere la nostra indignazione e chiedere al Cio di riconsiderare la sua decisione, che ha consentito a un atleta di entrare nel sistema di gare del Cio che era stato precedentemente bandito dai campionati mondiali”.Â