Quella di Parigi potrebbe essere l’ultima Olimpiade per Arianna Errigo. “Valuterò anno dopo anno, non posso più ragionare per quadrienni come facevo prima. Non ho più vent’anni e rimanere a certi livelli è faticoso, devo capire se avrò la voglia di farlo. Non so se sarà l’ultima, ma la vivrò come se lo fosse“, spiega la campionessa di scherma in un’intervista a La Ragione. La fiorettista ha poi rivelato di non aspettarsi di essere nominata portabandiera: “Era una possibilità che non avevo mai valutato. Quando ho avuto la conferma definitiva non nascondo di essermi sentita anche un po’ in imbarazzo, perché è un ruolo tanto importante che mi porterà a rappresentare l’Italia“. Errigo ha già tre Olimpiadi alle spalle e un oro a squadre, le manca solo la medaglia più importante a livello individuale: “Ogni volta mi presentavo con le carte in regola per poter vincere eppure non ci sono ancora riuscita. Quindi non mi resta che arrivare all’appuntamento nel miglior modo possibile anche stavolta. Sento di potercela fare. Forse peserà il lato emotivo: sono felicissima di poter gareggiare a un Olimpiade da mamma“.
A Parigi la schermitrice azzurra scenderà infatti in pedana a un anno e pochi mesi dalla nascita dei due gemelli Stefano e Mirea: “Ovviamente ora le priorità sono cambiate. Prima esisteva solo la scherma, quindi mettevo le gare al primo posto. Ora non è più così e vivo tutto con molta più serenità . Continuare a praticare scherma con loro è meraviglioso: ci guadagno in felicità , desideravo una famiglia, anche se sono più stanca perché ci sono tante cose da dover gestire“. In realtà , da mamma Errigo ha già vinto un argento ai Mondiali di Milano del 2023, solo quattro mesi dopo il parto: “Se sono riuscita è stato anche grazie a chi avevo intorno: dal commissario tecnico, che mi ha spinto a proseguire, alle persone che mi hanno permesso di riuscirci. È vero che la donna è colei che deve mettere tanto di sé stessa, ma senza il giusto contorno è tutto più difficile. C’è bisogno di Federazioni che aiutino di più e di una serie di elementi che diamo sempre per scontati“.
Anche Errigo ha avuto paura di non poter tornare in pedana: “Avevo messo in preventivo la possibilità di dovere smettere e lo avrei fatto con serenità . Non avevo assolutamente la certezza di poter rientrare. Volevo farlo, ci volevo provare, ma c’erano una serie di incognite: come avrebbe reagito il mio corpo, la salute, la serenità dei miei bambini e tanti altri fattori“. Il futuro rimane un’incognita: “Mi piacerebbe rimanere nel mondo della scherma, anche se ancora non so in quale ruolo. Ho passato una vita in questo ambiente, ho visto tutte le sfaccettature, provato tutte e tre le armi. Mio marito è il mio allenatore nonché un maestro di scherma. Insomma, allontanarsi sarebbe difficile“.