L’Italia chiude al 13esimo posto il concorso completo a squadre di equitazione delle Olimpiadi di Parigi 2024. Dopo le tre posizioni guadagnate nella seconda prova di cross country, la squadra azzurra ha confermato la posizione nella terza ed ultima prova, quella del dressage. La migliore di giornata è stata ancora una volta Evelina Bertoli con Fidjy des Melezes, che ha completato il percorso con 5.20 penalità, mentre Pietro Sandei e Rubis de Prere e Giovanni Ugolotti e Swirly Temptress chiudono rispettivamente con 8.40 e 22.00, per un totale di 35.60 di squadra nel salto ostacoli. L’Italia chiude quindi con un complessivo 264.70 che vale, appunto, la 13esima posizione finale. La medaglia d’oro va alla Gran Bretagna, che con 91.30 precede i padroni di casa della Francia (103.60) ed il Giappone (115.80).
Bertoli, alla sua prima Olimpiade, si toglie poi la soddisfazione di centrare anche la finale individuale. L’Amazzone romana ha chiuso al 22esimo posto con un punteggio negativo di 42,60 al termine delle tre prove. L’oro individuale è andato al collo del tedesco Michael Jung con Chipmunk Frh, che con 21.80 punti di penalizzazione si è messo alle spalle l’australiano Christopher Burton con Shadow Man, argento (22.40), e la britannica Laura Collett con London 52, bronzo (23.10).
“Avrei messo una firma per fare una gara come questa. – ha raccontato Bertoli al termine della gara -. Non mi riferisco solo alla prova odierna (salto ostacoli ndr), ma sono contenta per come sono riuscita a montare anche nel dressage e nel cross country“. “L’errore al verticale numero 10 – ha aggiunto Bertoli, commentando la sua prova di qualifica – è arrivato perché mi sono abbassata un po’ troppo e ho tenuto troppo con la mano, ma sia io che Fidjy siamo stati più attenti nella parte più impegnativa del tracciato, con una linea finale difficilissima, in cui è stata proprio la mia cavalla ad aiutarmi. Fidjy è stata bravissima in tutte e tre le prove – ha detto poi l’amazzone concentrandosi sulla finale – e quella di oggi non era una gara per niente facile per lei. Nell’ultimo tracciato non sono partita benissimo, perché ero un po’ lenta, poi ho montato meglio e la cavalla si è data veramente da fare. Era la mia prima Olimpiade e non avrei davvero potuto aspettarmi di meglio. Il mio bilancio è assolutamente positivo“.
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“Volevamo fare una bella Olimpiade – ha dichiarato il Presidente della FISE, Marco Di Paola -. Siamo partiti bene ma un colpo di sfortuna ci ha subito bloccato e demoralizzato. Nonostante questo, i nostri ragazzi, ai quali va tutta la nostra gratitudine, hanno reagito dando una grande prova di orgoglio. Dobbiamo ringraziare tutti gli atleti, cavalli e cavalieri, perché se sono stati qui a Parigi – loro prima Olimpiade – è perché hanno lavorato sodo durante tutto il quadriennio e hanno effettuato una lunga e faticosa preparazione. Lo score e i risultati del primo giorno sul campo stavano confermando il buon lavoro fatto in questi anni”. “Grazie Evelina, grazie Pietro, grazie Giovanni. Un pensiero particolare voglio rivolgerlo a Emiliano che si è trovato a dover affrontare una situazione molto particolare. So che Portale è un grande atleta e sono certo che ha già superato e sta già pensando al prossimo futuro“, ha aggiunto in conclusione il numero uno degli sport equestri italiani.
