“Il bilancio di questa Olimpiade per il ciclismo italiano è estremamente positivo, sotto gli occhi di tutti. Sono orgoglioso che con le nostre medaglie abbiamo contribuito a migliorare il risultato di Tokyo, come richiesto dal presidente Malagò. Il ciclismo italiano, a dispetto di quanto raccontato troppo spesso e troppo facilmente, è sano e in salute: questa Olimpiade l’ha dimostrato pienamente. Adesso dobbiamo festeggiare i successi e far tesoro di quello che ci è mancato come sprone per continuare a crescere e migliorarci. Filippo Ganna ha portato l’Italia sul podio della crono al cospetto del presidente Mattarella. Gli eroi di Tokyo si sono riconfermati sul podio a distanza di tre anni, non era facile né scontato. Le ragazze, pur se dispiaciute per il quarto posto, devono gioire perché hanno dimostrato di avere un futuro davanti. Elia Viviani ha gareggiato da capitano ispirandosi alla storica impresa di Chiara Consonni e Vittoria Guazzini. Siamo diventati la nazione della madison, anche grazie allo stesso Viviani e Simone Consonni“. Queste sono alcune delle dichiarazioni di un entusiasta Cordiano Dagnoni, numero uno della Federciclismo, dopo la conclusione delle gare alle Olimpiadi di Parigi 2024. Il presidente della Federazione, oltre ad aver ripercorso e menzionato le gesta dei protagonisti del ciclismo italiano ai Giochi, ha citato anche gli altri risultati significativi al di fuori degli atleti a medaglia. Sul finire del suo intervento pubblico, Dagnoni ha ringraziato i commissari tecnici e gli staff medici federali..