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Botta e risposta fra il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) e il governo della Gran Bretagna sulla questione che riguarda gli atleti russi e bielorussi e la loro partecipazioni ai prossimi Giochi Olimpici di Parigi del 2024. Il tema della partecipazione o meno degli atleti in questione, si legge nel comunicato, spetta alle organizzazioni sportive e non alle autorità governative dei diversi paesi del mondo.
Questa la nota ufficiale del CIO: “Non tocca ai governi decidere quali atleti possono partecipare alle competizioni internazionali. Sarebbe la fine dello sport a livello mondiale così come lo conosciamo. Speriamo che il governo britannico rispetti l’autonomia dello sport. L’indipendenza e l’autonomia dello sport e la missione del Cio nel guidare il movimento olimpico’. Quello di cui si sta discutendo all’interno del movimento olimpico non è diverso da quanto sta già accadendo in vari sport. Appena qualche weekend fa abbiamo visto una tennista ucraina vincere il torneo Wta di Austin in una finale contro una giocatrice di passaporto russo. E stiamo seguendo con grande interesse il dibattito sulla partecipazione dei giocatori russi e bielorussi a Wimbledon“.
E poi si prosegue: “Gli sponsor olimpici non sono coinvolti in questo processo decisionale. Notiamo inoltre che, per quanto riguarda le condizioni di partecipazione alle competizioni internazionali, la Fie fa riferimento alle relative raccomandazioni del CIO“, ovvero senza nè bandiera nè inno o altri simboli legati al loro Paese di provenienza.
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