La 4×100 stile libero uomini è medaglia olimpica per la seconda volta consecutiva. Dopo l’argento di Tokyo arriva il bronzo alla Defense Arena di Parigi. Thomas Ceccon, Alessandro Miressi, Paolo Conte Bonin e Manuel Frigo portano all’Italia la terza medaglia della spedizione francese. 3:10.70 il tempo degli azzurri, che chiudono dietro solo ad Australia (3:10.35) e Usa (3:09.28).
Ecco le parole del quartetto di bronzo.
Ceccon (47.44):”Sono molto contento del risultato. Qualsiasi medaglia va bene, l’oro è meglio, ma oggi potevamo difendere il secondo posto. Non c’era miglior modo per iniziare. Oggi c’era un po’ di tensione. La vasca mi sembra sia più lenta del solito e su questo ci sono state diverse polemiche, noi pensiamo a nuotare e basta. Si dice che il fondo sia di 2.15 metri invece che di 3 metri. Io mi sento abbastanza bene, poi domani vedremo con le gare singole con vasca ferma“.
Miressi (48.04):”Nonostante la medaglia, sono molto deluso della mia prova. Nel complesso sono contento per la staffetta, per i ragazzi e per la riconferma olimpica. Era molto difficile oggi e comunque il bronzo va bene. Se devo parlare della mia frazione non sono soddisfatto della mia gara. Con un mio tempo all’altezza oggi avremmo fatto argento. Devo resettare tutto per dopodomani e tornare a fare quello che so si saper fare”.
Frigo (47.06):“Sono contentissimo del risultato e anche della mia frazione. Me l’aspettavo perché mi sentivo bene. C’era un sacco di pressione ma è andata bene. Siamo una staffetta affermata e non prendere la medaglia oggi sarebbe stato un peccato. Dopo una sola gara sono in vacanza (ride ndr.)
Conte Bonin (48.16):”Mi ritengo all’80% contento. Essendo la prima finale olimpica va bene qualsiasi risultato a medaglia. Ci sono tantissime emozioni da gestire e il bronzo va benissimo (ride ndr.). Ho visto il tempo finale ed eravamo a due decimi dall’Australia, magari quei due decimi potevo tirarli giù io”.
“L’idea di togliere Zazzeri è data dall’obiettività del tempo. Non era facile gestire la formazione. Sapevamo che le altre nazioni sarebbero partite forti e noi abbiamo deciso di fare il contrario. Oggi Frigo in batteria aveva chiuso benissimo e gli abbiamo dato fiducia e direi che siamo stati ripagati al 100% con la medaglia”. Questo il commento del direttore tecnico Cesare Butini.
Sesto posto combinato nelle semifinali dei 100 rana per Nicolò Martinenghi (59.28), che si è detto non soddisfatto della sua prestazione: “Ho faticato molto e più del previsto. Pensavo di poter fare un 58 alto come al Settecolli e invece non sono sceso sotto il 59. Non sono preoccupato perché siamo tutti molto vicini. Bisogna saper sfruttare le occasioni, l’importante è essere pronti a tutti. Sono contento di aver conquistato un’altra finale. Oggi è stata la conferma della mia crescita personale. Io sto dando il massimo e quello che vedete è tutto quello che ho. Non sto facendo calcoli di nessun tipo. Il nuoto è molto strano, un giorno vai fortissimo e l’altro non ti senti al massimo. Speriamo che domani sia il giorno buono”.