“Il settimo posto non ci piace, non è la finale che avremmo voluto disputare. A chi mi avesse detto alla vigilia che avremmo chiuso al settimo posto avrei dato del matto. Abbiamo una squadra unita, forte, forse la più forte che abbia mai allenato. Abbiamo giocatori esperti, di valore, tre ventenni che hanno fatto cose straordinarie e un portiere di appena 25 anni con una grande carriera davanti. La strada è tracciata: questa squadra poteva vincere adesso e farà bene a Los Angeles“. Così il ct del Settebello, Sandro Campagna, dopo il settimo posto ottenuto a Parigi 2024, in un percorso segnato irrimediabilmente dal ben noto scandalo arbitrale nella partita contro l’Ungheria, a cui la squadra ha risposto con una protesta civile nella partita contro la Spagna, comportamento non piaciuto al presidente del Coni Giovanni Malagò. A proposito, nelle parole riportate dalla Federnuoto, Campagna ha voluto precisare: “La squadra ha subito un enorme torto e ha voluto mandare un messaggio costruttivo. Posso garantire che io e tutti i ragazzi abbiamo lo spirito olimpico nel cuore, non mi vengano a dire che non lo rispettiamo. Sia ben chiaro: non ce l’abbiamo con la politica, né con World Aquatics; abbiamo protestato contro un torto enorme ed inaccettabile che ci ha tolto tantissimo”.