Un clima d’avvicinamento all’incontro a dir poco pesante e un epilogo di certo molto complesso da decifrare e commentare. Si può riassumere in questo modo la sfida tra Angela Carini e Imane Khelif, valevole per il primo turno del tabellone dei 66kg femminili. Un match durato pochi secondi, il tempo necessario alla pugile algerina di infliggere un destro al volto dell’azzurra. Un colpo di quelli che si fa sentire, ma che non manda al tappeto la nostra portacolori. Angela Carini si avvicina al suo angolo e dopo pochi istanti prende la decisione di abbandonare l’incontro, scoppiando in lacrime, in ginocchio, al centro del ring. Da quello che si apprende, la 25enne pugile napoletana arrivava al match in buone condizioni, senza alcuna problematica fisica pregressa. Senz’altro si è trattato di un epilogo che non placherà le polemiche nate nel corso delle ultime 48 ore, anzi probabilmente avverrà il contrario. “Dopo il primo minuto non me la sono sentita più di combattere. Nonostante le mille polemiche ho combattuto e sono salita sul ring, ma ho subito dei colpi molto forti e ho cominciato a sentire un forte dolore al naso”, le prime parole di Angela.
Ricordiamo che l’algerina Khelif, testa di serie numero 5 del tabellone, era stata esclusa dai Mondiali 2023 dopo che i suoi livelli di testosterone furono giudicati eccessivi rispetto ai criteri di ammissibilità IBA. I suoi valori, però, rispettano i criteri per l’accesso alle categorie femminili del CIO e per questo motivo è presente a Parigi come lo era stata anche a Tokyo, dove raggiunse i quarti di finale prima di essere eliminata.