Lucas Beltran torna sulla rissa al fischio finale di Francia-Argentina, valevole per i quarti di finale del torneo di calcio maschile alle Olimpiadi di Parigi 2024. Sul campo passano i padroni di casa con un gol di Mateta, ma al triplice fischio sul rettangolo di gioco si scatena una brutta baraonda, non all’altezza dello spirito olimpico. Possibile che il motivo scatenante siano stati i cori razzisti lanciati da Enzo Fernandez dopo la vittoria in Copa America, ma l’attaccante dell’Argentina non ci sta. “E’ diventato un caso più grande del dovuto. Non siamo così. Tutta questa storia di Argentina-Francia è stata ingigantita. Se non fosse stato per la canzone, non sarebbe successo altro che il ricordo dei Mondiali – le sue parole ai microfoni di Espn Luca Beltran – Uno focoso è normale che impazzisca. Non piace vedersi festeggiare i gol in faccia. Sono cose che succedono in campo. Per me è una cosa già passata e non ho problemi con i francesi. Ma è diventato un caso troppo grande, ci hanno dato un’etichetta di razzisti che non ci rispecchia. Vi invito in Argentina per vedere come siamo, gentili con tutti. Questa etichetta è sbagliata. Ti insultano, ti chiamano razzista, poi è normale che ti surriscaldi”.