Intervenuto in conferenza stampa, il presidente del Cio Thomas Bach ha fatto chiarezza sul futuro del pugilato nel programma olimpico: “Credo che non possiamo aspettarci una decisione definitiva prima del prossimo anno. Spero che riusciremo ad avere una risposta nella prima metà del 2025“. Bach ha quindi messo in chiaro: “Senza un partner affidabile, il Cio non organizzerà il pugilato. Dovranno organizzarsi con una nuova federazione se vogliono che gli atleti continuino a lottare per le medaglie“.
In merito alle polemiche relative alle atlete intersex, l’algerina Imane Khelif e la taiwanese Lin Yu Ting, invece: “Sono donne e hanno il diritto di partecipare alle competizioni. Test per i cromosomi? Ci è stato detto che potrebbero essere contro i diritti umani in quanto invasivi. Noi abbiamo sempre detto che se qualcuno ci offre un sistema scientificamente solido per identificare uomini e donne siamo i primi a farlo poiché questa incertezza non ci piace. Ma è inaccettabile che qualcuno guardi una persona e dica che non è una donna, magari perché preda di una campagna di diffamazione“.