Stefano Mei, presidente della Fidal, commenta ai microfoni di Sky Sport la 5000m di Parigi 2024. Nadia Battocletti “ha fatto una gara che difficilmente si vede fare a un’atleta europea, e sul campo è arrivata quarta. Però a due giri dalla fine l’atleta keniana e l’etiope hanno dato vita a una lotta per 30-40 metri“. Sul ricorso dopo la squalifica: “Io mi atterrò a quello che dirà la camera d’appello, perché c’è un ricorso in corso, ma abbiamo visto squalificare atleti perché toccano la spalla dell’avversario, e qui in mondovisione si è visto che si sono ‘menate’ per 30-40 metri. Quando gareggiavo io succedevano queste cose, ma il nuovo corso e il trend degli ultimi anni dicono che è un’azione da squalificare. Mi sembrerebbe strano che fosse dato ragione al ricorso del Kenya“, ha aggiunto Mei.
Un commento su Gianmarco Tamberi, sbarcato oggi a Parigi: “Due notti fa ha avuto questa colica renale, ha avuto febbre ancora oggi. È chiaro che è una tegola che non ci voleva e non è giusto. Nel 2016 non ha fatto le Olimpiadi per la rottura del legamento, quindi la sua dose di sfortuna l’ha avuta già. Io spero solo che possa gareggiare ad armi pari, e se gareggia ad armi pari, vince. Non ci siamo visti, vuole restare da solo, ci siamo sentiti al telefono. Lui quando fa una cosa è minuzioso e puntiglioso e questo contrattempo lo destabilizza. Credo che debba trovare tranquillità e riposare il più possibile. Se non ha problemi fisici salta e se salta può succedere tutto. Credo che sia quello che merita di più di confermare il titolo olimpico”.