Sorprese e certezze. Nei 1500 metri maschili alle Olimpiadi di Parigi 2024 Pietro Arese chiude all’ottavo posto e mette la firma sul nuovo record italiano (3:30.74) al termine di una gara che incorona un nuovo campione olimpico: è lo statunitense Cole Hocker a vincere in 3:27.65 e a raccogliere l’eredità (e il record olimpico) del norvegese Jakob Ingebrigtsen che crolla nel finale e chiude ai piedi del podio. Solo quarto posto per il 23enne di Sandnes, che viene superato anche dal suo grande rivale, il britannico Josh Kerr, secondo in 3:27.79 (record nazionale) e dallo statunitense Yared Nuguse, terzo in 3:27.80 (primato personale). Dietro ad Ingebrigtsen sono in tanti a sorridere. Lo statunitense Hobbs Kessler sigla il personale in 3:29.45, l’olandese Niels Laros ritocca il primato del suo paese con 3:29.54, mentre l’altro norvegese Narve Nordas si accontenta dello stagionale (3:30.46). Soddisfatto Arese: “Un ottavo posto testimonia che sono un finalista olimpica. Questo stadio è incredibile, c’è cosi tanto tifo che è frastornante. Ora festeggerò un po’ questo primato. È importante il lavoro ed essere circondate dalle persone giuste, senza starmi addosso sugli obiettivi in modo opprimente”, ha aggiunto.
Nelle semifinali dei 400 uomini non c’è niente da fare per Luca Sito, che si accontenta del quinto posto in semifinale con 45.01, il terzo tempo in carriera del primatista italiano (44.75 agli Europei di Roma). “Ho dato il meglio di me – racconta Sito – e credo di aver fatto un’ottima prova. Quando mi ha preso James, intorno a metà gara, penso di non essermi scomposto troppo. Sono soddisfatto, ma ora c’è la staffetta 4×400 maschile e punto a divertirmi”. Qualificati Kirani James (Grn), Muzala Samukonga (Zam), Quincy Hall (Usa), Matthew Hudson Smith (Gbr), Michael Norman (Usa), Christopher Bailey (Usa), Jereem Richards (Tto), Samuel Ogazi (Ngr). Stop nei 400 ostacoli per Ayomide Folorunso, quinta nella sua semifinale in 54.92. Il miglior tempo d’ingresso è della statunitense Sydney McLaughlin (52.13), ma la fuoriclasse olandese Femke Bol (52.57) ha gestito le energie nel rettilineo finale. Promosse anche Anna Cockrell (Usa), Rushell Clayton (Jam), Shiann Salmon (Jam), Savannah Sutherland (Can), Jasmine Jones (Usa), Louise Maraval (Fra). “Speravo di uscire a testa alta – dichiara ‘Ayo’ – e questo era quello che potevo dare. Nelle gambe avevo qualcosa della gara di ieri, sapevo che ci sarebbe voluto il personale”.