Olimpiadi Parigi 2024

Parigi 2024, Abodi: “Contro di noi errori da matita blu. E il Cio ha sottovalutato l’incolumità delle atlete”

Andrea Abodi
Andrea Abodi - Foto Alessandra Carli / LiveMedia

Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani, ha rilasciato un’intervista a ‘La Verità‘ al termine dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, facendo un bilancio complessivo: “Le medaglie sono motivo d’orgoglio: accrescono la reputazione del Paese e rappresentano uno strumento importante per promuovere lo sport e i suoi valori“. Sono però tante le cose che non sono piaciute al ministro, a partire dalla cerimonia di apertura: “A mio avviso non ha rappresentato appieno lo spirito olimpico. E’ stata una mancanza di rispetto nei confronti della tradizione olimpica e dei valori tradizionali“.

Critiche anche a determinate decisioni arbitrali: “Sono stati commessi errori da matita blu contro di noi, dal pugilato alla scherma, passando per il judo e la pallanuoto. Non credo ai pregiudizi e spero che dietro non ci siano questioni ‘personali’“. E sulla decisione di far disputare le gare di nuoto nella Senna: “Quel fiume non è un luogo adatto per nuotare. In generale ho visto una Parigi spaccata in due: una felice per il grande avvenimento e un’altra che, in difficoltà, continua la sua vita. Ora che sono finiti i Giochi, non rimarranno nuove strutture sportive, specialmente nelle periferie sofferenti“.

Abodi ha poi dedicato ampio spazio al match di pugilato tra Angela Carini e Imane Khelif: “Mi sento di dire che il Cio abbia sottovalutato l’incolumità delle atlete: ci vogliono regole chiare. Quando ho visto Angela fermarsi e piangere dopo pochi secondi sono rimasto spiazzato e disorientato. Dopo il match mi ha confidato di aver percepito nei colpi dell’avversaria una violenza che ha definito devastante. In casi come questi bisogna chiedere un supporto alla scienza: mi riesce difficile immaginare che in ambito sportivo si possano declinare più generi“.

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