Il servizio di vigilanza e protezione contro le interferenze digitali straniere (Viginum) ha pubblicato venerdì un rapporto di undici pagine in cui ha annunciato che 43 tentativi hanno preso di mira i Giochi di Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024, senza però riuscire a produrre effetti reali sul regolare svolgimento degli eventi. L’organizzazione precisa che queste manovre sono principalmente opportunistiche, ma che sono state rilevate due campagne digitali pianificate e coordinate di manipolazione dell’informazione, di cui una che coinvolge attori filo-azerbaigiani. Il mandato di Viginum era quello di proteggere il dibattito pubblico digitale francofono contro qualsiasi tentativo o operazione di interferenza digitale di danneggiamento dell’immagine e della reputazione della Francia o generare turbative nell’ordine pubblico. Le 43 manovre identificate sono avvenute tra aprile 2023 e l’8 settembre 2024, data di fine dei Giochi Paralimpici.
Tra le numerose operazioni individuate, l’organizzazione cita il caso di un video che mostra un presunto membro di Hamas che minaccia i Giochi e la Francia, un display pubblicitario deviato per prendere di mira la delegazione olimpica israeliana, o la diffusione di un video in mandarino con narrazioni ostili alla Giochi (in particolare affermando che la Senna sarebbe paragonabile al Gange indiano, o che l’aria di Parigi sarebbe troppo nauseante per gli atleti), praticati sfruttando l’intelligenza artificiale.
Viginum ha inoltre rilevato la distribuzione coordinata di diversi video critici verso l’organizzazione della cerimonia di apertura, trasmessi attraverso influencer o account non autentici, per denigrare i valori universali e democratici promuovendo al contempo il modello cinese presso il pubblico internazionale. Infine, sono stati creati hashtag polarizzanti poi trasmessi da account con caratteristiche non autentiche (bot o troll), come #JOpourris2024, #BoycottParis2024 o #NoParis2024.