J.K. Rowling, scrittrice della saga di Harry Potter, ha innescato diverse polemiche durante le Olimpiadi e anche in occasione delle Paralimpiadi la britannica è al centro dell’attenzione. L’autrice, che già in passato si era schierata contro la partecipazione degli atleti transgender ai Giochi, si è scagliata contro l’italiana Valentina Petrillo, atleta transgender presente a Parigi. L’azzurra è stata definita ‘un’imbrogliona’. Petrillo, 51 anni, si è vista impegnata nei 400 metri T12, categoria dedicata alle persone visibilità visive, senza trovare il pass per la finale. Nei prossimi giorni gareggerà anche nei 200 metri piani, dopo che a 14 anni le era stata diagnosticata la malattia di Stargardt, che colpisce la retina. Su Twitter la Rowling scrive: “Perché tutta questa rabbia sulla tanto ispiratrice Petrillo? La comunità degli imbroglioni non ha mai avuto così tanta visibilità“. E ancora: “Gli imbroglioni conclamati come Petrillo dimostrano che l’epoca dello cheat-shaming è terminata. Che modello! Allora dico, ridiamo a Lance Armstrong le sue medaglie e andiamo avanti“. Riferendosi al caso doping dello statunitense.