Olimpiadi Parigi 2024

Paralimpiadi 2024: Italia di bronzo nel fioretto a squadre femminile

Fioretto squadre
Fioretto squadre - Foto CIP/Augusto Bizzi

Prosegue la pioggia di medaglie per l’Italia alle Paralimpiadi di Parigi 2024. L’ultima in ordine cronologico è arrivata dal Grand Palais della scherma, dove le azzurre Bebe Vio Grandis, Andreea Mogos, Loredana Trigiglia e Rossana Pasquino hanno conquistato il bronzo nel fioretto femminile a squadre. Nella finale per il terzo posto, spinte dal grande tifo sugli spalti anche da parte degli spettatori francesi, le azzurre hanno sconfitto la nazionale di Hong Kong, che ha schierato Chui Yee Yu, Pui Shan Fan, Yuen Ping Chung, Nga Ting Tong. 45-33 il punteggio finale al termine dei nove assalti in favore dell’Italia, che sale così sul gradino più basso del podio. La formazione azzurra aveva perso 45-41 in semifinale contro la Cina.

È stato un match impegnativo. Loro ci hanno studiato, anche perché hanno cambiato la formazione: ne hanno fatta una insolita pensando di metterci in difficoltà, e invece Andreea è stata una grande perché è riuscita a tenere il tempo e ci ha aiutato ad arrivare all’ultimo assalto con un vantaggio notevole, perciò è stato fantastico. Siamo state brave noi“. Con queste parole la capitana azzurra Loredana Trigilia ha commentato la medaglia di bronzo vinta. Alla fine, la tattica vincente è stata quella delle azzurre. Fondamentale la penultima frazione, con Ionela Andreea Mogos che giocando col cronometro ha tenuto a bada le stoccate di Chui Yee Yu, fino a quel punto l’unica ad aver impensierito l’Italia, e mantenuto a distanza di sicurezza le avversarie: “Siamo riuscite a fare quello che volevamo, dunque è andato tutto alla grande“, ha detto.

A chiudere la frazione finale ci ha pensato Bebe Vio Grandis: “È bellissimo, bellissimissimo, tutto bello, bello, bello. Siamo molto felici di questa squadra e di tutto lo staff, che ha voluto fortemente questa squadra nel 2014 ed è la squadra che sta andando avanti dal 2014 grazie proprio a loro. Quindi ci hanno creato, ci hanno unito e quasi stiamo diventando vecchie insieme: sono passati dieci anni e siamo ancora qua“. Non ha partecipato agli assalti il quarto membro del team, Rossana Pasquino, ma da riserva è stata la prima tifosa delle sue compagne: “Mi hanno insegnato che non si molla un cavolo, che si pensa al prossimo match, che non si recrimina niente, che non si incolpa e che si deve guardare avanti, sempre. Grazie ragazze“.

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