Un meraviglioso Fabrizio Cornegliani ha vinto la medaglia d’oro nella cronometro individuale su strada H1 di ciclismo ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024. Il lombardo classe ’69 ha terminato in 34:50.45, meglio di 21″ rispetto al belga Maxime Hordies, che si è aggiudicato l’argento davanti al campione uscente, il sudafricano Pieter du Preez, bronzo a 1’16” da Cornegliani. L’azzurro si conferma dunque sul podio dopo l’argento di Tokyo 2020. Si tratta dell’undicesima medaglia d’oro per l’Italia in questa Paralimpiade, la numero 37 in totale.
È un Cornegliani raggiante quello intervistato nella zona mista del circuito di Clichy-sous-bois: “È una vita che inseguo questo obiettivo. Sono uno sportivo da sempre, da che ho memoria corro contro il tempo. Ho iniziato con l’atletica e finisco con il ciclismo. Oggi mi sono finalmente tolto quella maledizione dell’argento che mi perseguitava da tempo: l’oro era sempre a un pizzico e non riuscivo a raggiungerlo, ma stavolta ce l’abbiamo fatta. Adesso prendiamo fiato. Fra 15 giorni abbiamo un Mondiale, quindi non è ancora il momento di rilassarsi“.
Poco prima era arrivata la 36esima grazie al portabandiera Luca Mazzone. L’azzurro ha infatti conquistato la medaglia d’argento nella cronometro individuale H2, concludendo la gara in 25:18.83, alle spalle dello spagnolo Sergio Garrote Munoz, medaglia d’oro in 24:33.71. A completare il podio il francese Florian Jouanny, bronzo in 25:19.29. Mazzone, campione paralimpico a Rio 2016, ha così confermato l’argento ottenuto a Tokyo, conquistando la sua settima medaglia ai Giochi nel ciclismo, a cui si aggiungono le due nel nuoto di Sydney 2000.
Al settimo cielo Mazzone dopo la medaglia: “Ho fatto una gara grandissima, ho avuto la notizia alla fine. Non ci credevo, pensavo di essere arrivato terzo perché ho superato quelli che potenzialmente potevano arrivare terzi. Il francese però ha vent’anni di meno e gioca in casa, quindi pensavo un bronzo, ma quando mi hanno detto l’argento a ridosso dal primo…“. Il 53enne azzurro ha aggiunto: “Tanta roba, tanta roba a questa età . Dopo tre Paralimpiadi nel paraciclismo, con Zanardi e Podestà dove ero contento di aver preso quelle medaglie d’oro, questa per me vale platino. Ringrazio soprattutto la mia testa e mia moglie, che mi sopporta. Questa medaglia la dedico a tutti i ragazzi che stanno a guardarmi. Come ho detto quando ho fatto il portabandiera: credeteci, credeteci, alzatevi dal divano e credeteci, iniziate uno sport e pian piano vedrete che poi si realizzano i vostri sogni“.
La terza medaglia di giornata dal ciclismo su strada arriva grazie a Martino Pini, medaglia di bronzo nella crono individuale H3. L’azzurro, che era al suo esordio in una Paralimpiade, ha chiuso con un tempo di 46:13.69 i 28,3 km della gara sul circuito di Clichy-sous-bois. Sui primi due gradini del podio i francesi Mathieu Bosredon e Johan Quaile.