Olimpiadi Parigi 2024

Olimpiadi Parigi 2024, Malagò: “Russi e bielorussi atleti neutrali la scelta migliore”

Giovanni Malagò
Giovanni Malagò - Foto LiveMedia/Matteo Arnoul

Far gareggiare gli atleti russi e bielorussi alle Olimpiadi di Parigi 2024 sotto la bandiera neutrale “è la soluzione in assoluto più giusta e meno peggio, perché dobbiamo salvaguardare l’atleta come individuo. La Russia ha violentato la nostra geopolitica, è chiaro che sarebbero andati incontro a sanzioni. In questo modo, viene dato un segnale forte senza disconoscere l’opportunità, per i singoli atleti, di partecipare”. Così il presidente del Coni Giovanni Malagò, intervenuto a “Giù la maschera” su Radio 1. “Si sono lamentati sia russi e bielorussi e sia gli ucraini – ha sottolineato Malagò – : vuol dire che è stata presa la soluzione giusta, visto che l’Ucraina avrebbe voluto espellerli del tutto, mentre russi e bielorussi ritengono esagerata la sanzione”. Interrogato sull’opportunità di applicare la stessa severità ai Paesi che hanno gravi problemi di rispetto dei diritti umani, il presidente del Coni ha aggiunto: “Il problema è che a livello internazionale le Olimpiadi non possono rappresentare delle eccezioni rispetto a tutti gli altri sport. Perché non c’è una disciplina dove non si svolgano certe manifestazioni internazionali in questi Paesi. Sono stati dati molti segnali, credo che grazie allo sport siano stati fatti molti passi in avanti, anche se certamente non sufficienti per dire che in certi Paesi non ci siano più un certo tipo di leggi”.

Sull’organizzazione delle Olimpiadi a Parigi: “Quando la Francia si è aggiudicata l’opportunità di organizzare le Olimpiadi a Parigi, era stato fissato un budget, ma si parla di sette anni fa. È normale un aumento del 30/35% rispetto ad allora, considerando la pandemia e l’inflazione”. Secondo Malagò bisognerà valutare “se l’eredità di tutto questo giustifica e ammortizza questi investimenti. Se sulla Senna veramente rimarrà un percorso balneabile, sarà una grande risorsa. Poi hanno fatto un paio di impianti con i quali nei prossimi cento anni potranno candidarsi per ospitare altre manifestazioni, sportive e non solo. Secondo me organizzare un’Olimpiade è ancora un’opportunità, più che un costo”.

Sulle potenzialità dell’Italia Team: “Non sono scaramantico e non ho problemi a sbilanciarmi. Mesi fa ho detto che avremmo fatto meglio di Tokyo, che ha rappresentato un record: fu una dichiarazione ambiziosa, però conosco bene quello che è stato fatto in questi anni e le potenzialità. Poi è tutto da dimostrare perché ci sono mille variabili, lo stato di forma, gli infortuni, gli avversari, ma sulla carta potremmo fare un risultato storico“.

Malagò ha poi trattato anche altri temi: Per costruire uno stadio in Italia serve una serie di combinazioni tale che sarebbe come fare ’13’ al Totocalcio non una volta, ma per tre settimane di seguito. Ci deve essere il Comune che ragiona in un certo modo, e lo stesso la Regione, le opposizioni, il Governo, la società e anche la proprietà della società, che però nel frattempo potrebbe cambiare, e quindi si parte con un’idea ma dopo due o tre anni magari il nuovo azionista vuole rivedere il progetto. La burocrazia ancora non si è sistemata, mi auguro che ci riesca questo Governo, sennò tutti pagheremo un prezzo molto alto”.

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